Storie di centri autonomi - Seconda parte
Storie di centri autonomi - Seconda parte
La collezione di documenti delle Teche RSI dedicati al Sessantotto disponibili nel dossier "Il sogno di una cosa" pubblicato su lanostraStoria.ch mostra una direttrice si sviluppo rapidamente manifestatasi nella Svizzera tedesca e che sarebbe da lì a qualche anno emersa anche nella Svizzera italiana: la creazione dei centri autonomi giovanili.
Questo servizio di Giampaolo Magni, andato in onda l'8 novembre 1977 nella trasmissione "Ora G" con il titolo Storie di centri autonomi, è la seconda parte di una serie di due. L'indagine di Magni, dopo aver preso in esame i casi di Massagno e di Bellinzona, si era spostata a Ginevra, documentando l'esperienza, le attività e le prospettive future del "Centro Regionale per la ricerca e l'Azione Comunitaria" (Centre de Recherche et d'Action Communautaire, CRAC), che ha la sede in una palazzina di sei piani in Boulevard Carl Vogt. Al piano terreno erano stati messi in attività un bar e un negozio di prodotti artigianali gestiti da aderenti al gruppo, al primo piano un centro di formazione permanente e l'atelier dI informazione e contatti, mentre gli ultimi quattro piani ospitavano comunità in cui risiedevano, insieme con alcuni membri del gruppo, giovani che volevano effettuare un periodo di esperienze comunitarie.
Al CRAC facevano capo diverse organizzazioni di apprendisti, di operai e di gruppi di ricerca. Era il punto di contatto della Ginevra alternativa.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.