Racconti di un ottantenne, Antonio Pedrazzini
Racconti di un ottantenne, Antonio Pedrazzini
Il documento audio qui pubblicato riproduce l’edizione di «Orizzonti ticinesi» andata in onda il 3 luglio 1957. Conteneva quattro servizi radiofonici, il primo dei quali — intitolato «Racconti di un ottantenne, Antonio Pedrazzini» — era costituito da una intervista di Eros Bellinelli ad Antonio Pedrazzini. Si tratta di un’intervista storica, che permise di far conoscere ad un vasto pubblico la vita avventurosa di Pedrazzini. Nel numero 260 della rivista «Scuola ticinese», in un articolo intitolato «Dalle miniere di Arizpe (Messico) alla scuola media di Morbio Inferiore», Markus Felber e Sergio Fontana riassumono così la vita di Antonio Pedrazzini, menzionando anche questa intervista di Eros Bellinelli:
Antonio Pedrazzini (Intra 1877 - Tenero 1958), originario della Valmaggia, viene chiamato in Messico da Giovanni Pedrazzini che gli affida incarichi sempre più importanti fino a diventare nel 1903 direttore delle miniere messicane. Chimico di professione, acquisisce quale autodidatta le necessarie conoscenze geologiche. Un’intervista degli anni ‘50, rilasciata da Antonio Pedrazzini alla Radio della Svizzera Italiana, ci informa sia sulle miniere di Arizpe — nella quale si producono argento e oro —, sia sulle condizioni di lavoro e soprattutto sul quadro storico regionale a quell’epoca con frequenti scaramucce durante la rivoluzione messicana e i sempre frequenti attacchi degli indiani “Apachi”. Dalle notizie raccolte, i minerali delle collezioni minerarie oggi ordinate l’una presso la Sme di Morbio Inferiore e l’altra presso il Politecnico federale di Zurigo sono stati raccolti da Antonio Pedrazzini su preciso incarico di Giovanni Pedrazzini, suo predecessore nella conduzione della miniera. Nel 1926, pochi anni dopo la morte di Giovanni Pedrazzini, la miniera viene in parte venduta e ricostituita. È probabile che questa transazione preceda di poco o corrisponda addirittura alla nazionalizzazione in atto in quegli anni in Messico. Rientrato in Europa, Antonio Pedrazzini abita per una decina di anni in un castello di sua proprietà nei dintorni di Avignone, occupandosi di viticoltura e orticoltura. Dopo il 1936, al suo definitivo rientro in Ticino, continuerà la sua attività di perito e consulente nelle miniere d’oro di Macugnaga, fino alla requisizione delle miniere da parte dello Stato italiano nel 1942.
Nello stesso numero di «Scuola ticinese» si legge la trascrizione dell’intervista qui pubblicata.
Gli argomenti trattati nell’intervista di Eros Bellinelli ad Antonio Pedrazzini sono: i ricordi, la traversata dell’atlantico, la manodopera, gli indigeni, il viaggio avventuroso, la miniera d’argento, l’estrazione mineraria, l’oro, il lavoro a cottimo, la rivoluzione, gli incidenti, gli indiani, i banditi, la tintoria, la malattia e la carriera,
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.