Pianificazione familiare negli anni Settanta
Pianificazione familiare negli anni Settanta
Intitolato «Secondo volontà. Pianificazione familiare e centri di informazione», questo servizio di Delta Geiler Caroli e Clarisse Gabus andò in onda il 15 marzo 1978 nel programma televisivo «Argomenti», sei mesi dopo la bocciatura dell’iniziativa popolare «per la soluzione dei termini», che prevedeva la legalizzazione dell’aborto nella prima fase della gravidanza.
A pagina 14 del settimanale «Teleradio» in edicola per la settimana dall’11 al 17 marzo 1978 si presentava al pubblico con queste parole l’inchiesta:
Durante la campagna che ha preceduto la votazione dello scorso 25 settembre sulla liberalizzazione dell’aborto nei primi 3 mesi, si è parlato dell’interruzione di gravidanza come di un crimine oppure di un dramma. A questo proposito la popolazione rimane divisa. Ma una cosa è emersa con evidenza da questo dibattito: l’aborto è un problema sociale che la collettività non può ignorare. I pareri opposti convergono sulla necessità d’istituire centri d’informazione sui metodi di pianificazione familiare per prevenire l’aborto. Questo postulato era contenuto nel secondo capoverso dell’iniziativa respinta lo scorso settembre come è pure presente nella legge approvata dal parlamento (la quale, per la riuscita del referendum, sarà pure sottoposta al voto del popolo il prossimo 25 maggio). Nel Gran Consiglio ticinese sono state presentate interpellanze e mozioni che chiedono allo Stato di istituire delle infrastrutture sociali nel campo della pianificazione familiare. Intanto per iniziativa privata sono sorti alcuni consultori. Ma il modello più completo al quale si riferiscono anche le autorità è sicuramente rappresentato dal Centro di Pianificazione familiare e di Sessuologia creato grazie al primario e agli assistenti di ginecologia all’Ospedale la Carità di Locarno e già aperto al pubblico. Il servizio di «Argomenti» intende appunto illustrare la necessità e l’utilità di questo genere di servizio sociale toccando anche i problemi che comportano l’informazione e l’applicazione dei metodi contraccettivi. Informazioni che danno la possibilità di scegliere la gravidanza secondo volontà.
Gli intervistati sono: Jacques Merker, ginecologo del Centro di Pianificazione Familiare e Sessuologia Ospedale La Carità, Locarno; D. Nardini., sessuologa dell’Università di Ginevra; Giuseppe D’Elicio, psicologo del Centro di Pianificazione Familiare e Sessuologia Ospedale La Carità, Locarno.
Sulla storia dell’aborto in Svizzera è utile leggere la voce «Aborto» scritta da Ursula Gaillard per il «Dizionario storico della Svizzera».
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.