Dopo 66 anni la filodiffusione va in pensione
Dopo 66 anni la filodiffusione va in pensione
Questo servizio di Mauro Sannitz andò in onda il 6 gennaio 1998 nell’edizione serale del «Telegionale» per annunciare che il servizio della filodiffusione sarebbe stato interrotto.
È la SSR, nelle sue pagine di storia, a ricordare sinteticamente la popolarità e il declino della filodiffusione:
Al momento della sua fondazione nel 1931, la SSR diffondeva i suoi programmi radio esclusivamente via etere in onde medie. La ricezione era però spesso disturbata, in particolare nelle regioni di montagna. La filodiffusione era una buona alternativa vista la ricezione stabile e la soddisfacente qualità del suono. Negli anni ‘50, la regia federale Poste, telefoni e telegrafi (PTT) iniziò a sviluppare la rete a onde ultracorte (OUC), con l’idea di utilizzarla anche per trasmettere i programmi radiofonici, al fine di integrare la telefonia veicolare (successivamente telefonia mobile) sulla stessa rete e di poter ampliare rapidamente quest’ultima. La qualità di ricezione poté essere notevolmente migliorata grazie alla diffusione via OUC. Con l’avvento sul mercato delle radio a transistor negli anni ‘60 e la diffusione della radio anche in automobile come strumento di compagnia, l’uso della filodiffusione iniziò a stagnare.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.