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Giuseppina e Luigi, due vite - una vita

18 gennaio 2021
Stabio
Archivio della memoria di Stabio

Luigi e Giuseppina

Luigi Cantalupi nasce a Stabio il 15 agosto 1927. Il padre Giovanni, di Stabio, lavora come muratore a Zurigo. La madre Angela nata Conconi, della Prella di Genestrerio, è casalinga. Luigi ha una sorella, Elvira, nata nel 1922.

La famiglia Cantalupi abita in via Giulia, dietro all’osteria Tre Pini, in faccia all’Asilo Meotti.

Luigi è un bambino vivace e ne combina spesso di tutti i colori. Frequenta l’Asilo Meotti dalle Suore, la scuola elementare al Castello dalla maestra Ester Crivelli e la scuola Maggiore dal maestro Giovanni Mombelli.

Intraprende poi l’apprendistato di panettiere-pasticcere lavorando anche a Fusio in Valle Maggia.

La famiglia si trasferisce nel 1935 al Mulino nella casa colonica della signora Antonietta Pellegrini detta “Sbarbata”.

Luigi è molto attivo ed entra come tanti giovani nell’Azione Cattolica maschile di Stabio e Ticinese. Diventa esploratore in una delle prime sezioni del cantone: l’AEC San Rocco di Stabio fondata dal maestro Giovanni Mombelli. Partecipa come esploratore a diversi campeggi e al Pellegrinaggio a Lourdes nel 1951.

La sezione maschile dell’Azione Cattolica di Stabio ha la sua sede al Circolo San Rocco e comprende anche la Filodrammatica Fides della quale fa parte anche Luigi che è un bravo attore. Durante l’anno vengono presentate tre recite. Le prove si tengono al Circolo e gli spettacoli nella sala dell’Asilo Meotti.

Luigi entra anche come confratello nella Confraternita del SS Sacramento e Rosario (i Rossi) e partecipa a tutte le processioni portando la Croce. È anche cantore nella corale maschile della Parrocchia.

Per carnevale, Luigi e gli uomini del Circolo San Rocco, sotto la guida del signor Aldo Medici, allestivano un grande Carro che costruivano in un capannone nel terreno del signor Bobbià delle Terme. Partecipavano ai Carnevali di Bellinzona, Chiasso e Varese sempre con ottimi risultati. A Luigi piaceva immedesimarsi in buffi personaggi.

Luigi lascia il mestiere di panettiere e viene assunto come magazziniere al Salumificio Piazza.

Giuseppina Luisoni nasce a San Pietro l’11 settembre 1928. Il padre Paolo, patrizio di Stabio, lavora come muratore a Winterthur. La madre Maria, nata Pellegrini, di Stabio, lavora alla Polus di Balerna. Ha una sorella, Battistina, nata nel 1926 e un fratello Mario, che nascerà nel 1930.

La famiglia Luisoni abita con la nonna Caterina nella loro casa (Cà di Bianchitt) al Ponte di Mezzo vicino alla Camiceria Realini.

Giuseppina frequenta l’Asilo a San Pietro dalla maestra Virginia Luisoni, le elementari dalla prima alla quarta a San Pietro dalla maestra Rusca e le scuole maggiori a Stabio al Castello dalla maestra Pagani. Frequenta poi, sempre a Stabio al Castello, la scuola dei 15 anni di economia domestica (fondata quell’anno).

Nel 1939, mentre si trovava in Colonia a Rimini scoppia la Seconda Guerra Mondiale, e deve tornare in fretta e furia in Svizzera.

A 16 anni non aveva scelta e viene mandata a lavorare in Camiceria, vicino a casa sua. Però non le piaceva e a 20 anni viene assunta come commessa alla Cooperativa di Stabio dove lavorerà fino al matrimonio.

Anche Giuseppina entra nell’Azione Cattolica femminile di Stabio (Circolo dell’Immacolata) e Ticinese. La loro sede è all’Asilo Meotti. Lì ha anche la sua sede la Filodrammatica Femminile Aurora della quale Giuseppina è un’attrice. Le prove e le rappresentazioni, tre all’anno, si tengono all’Asilo.

Con l’Azione Cattolica partecipa a molti Pellegrinaggi tra i quali Roma per l’Anno Santo del 1950 e Lourdes nel 1953.

Nel 1953 un grave lutto colpisce la famiglia Luisoni. Il fratello Mario, a soli 23 anni, muore in un incidente stradale a Zurigo.

Luigi e Giuseppina si conoscono in Parrocchia, alle rappresentazioni delle Filodrammatiche e durante i vari Pellegrinaggi dell’Azione Cattolica.

Si sposano il 31 maggio 1958. In viaggio di nozze si recano a Venezia. Vanno ad abitare nella casa dei Luisoni dove il papà Paolo aveva preparato per loro un piccolo appartamento. Nel 1959 nasce la loro figlia Mariella.

Luigi lascia la ditta Piazza per lavorare come magazziniere alla Cooperativa dove resterà fino al pensionamento. Gli ultimi anni però come decoratore visto che il suo hobby è sempre stato il disegno dove era molto bravo. Giuseppina lavorerà come supplente sempre alla Cooperativa anche lei fino al pensionamento.

Luigi e Giuseppina non lasciano però le attività legate alla Parrocchia. Continueranno, con Elvira (la sorella di Luigi), l’azione Tortelli di san Giuseppe iniziata nel 1947 al Mulino dalla signora Antonietta Pellegrini. Tante le signore di Stabio che si sono alternate in questa attività che continua ancora oggi.

Giuseppina, nel 1984, entra a far parte del Terz’Ordine Francescano seguendo le orme di sua mamma Maria e sua nonna Emilia. Visita gli anziani e i malati nelle loro case e fa anche volontariato alla Casa Santa Filomena.

Per circa 15 anni Giuseppina, prima aiutata da Luigi e poi dalla figlia Mariella, è sagrestana della Chiesa di San Pietro.

A Luigi e Giuseppina piace molto viaggiare e assieme partecipano a molte gite e pellegrinaggi in Europa, ma mai in aereo perché Luigi non ci è mai voluto salire.

Nel 1989 nasce il nipote Luca e nel 1994 il nipote Paolo. Purtroppo 3 settimane dopo la nascita di Paolo, Luigi muore improvvisamente il giorno di San Giuseppe dopo aver portato a termine la preparazione dei tortelli.

Giuseppina allora entra nell’ATES partecipando ad attività e gite e quando si forma il gruppo teatro è entusiasta di dare la sua adesione e con la sua amica Wanda formano una coppia molto divertente. Vengono portati in scena i racconti della maestra Rosalba Righi Bernasconi tutti basati su vicende realmente accadute a Stabio. Nel 1999 “La valigetta dell’Umbertina” racconta la storia di una famiglia già numerosa alla quale nasce un altro bambino. L’Umbertina era la levatrice di San Pietro. Il teatro viene rappresentato con dei bellissimi burattini confezionati dagli stessi attori. Nel 2004 “Qui s’imbarca” parla della partenza degli emigranti e nel 2008 “La ragazza con lo stendardo” racconta della camiceria Realini.

A Giuseppina piace andare in vacanza e con la sorella Battistina partecipano a tutte le vacanze al mare e in montagna organizzate dal comune e accompagnate dalla Marion, assistente sociale comunale.

Giuseppina muore nel 2020.

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