Fedina penale sporca
Fedina penale sporca
Francesca Molo e Sandro Pedrazzetti sono gli autori di questo servizio andato in onda il 4 maggio 1978 nel programma televisivo «Reporter». Girata nelle carceri di Lugano e Vésenaz, nel Canton Ginevra, è una inchiesta con interviste a detenuti ed ex carcerati sui problemi del dopo prigione, in particolare sulla difficoltà di un reinserimento sociale e la ricerca di un lavoro. Trovare un lavoro, infatti, era la base principale per il recupero totale e per il reinserimento nella società. Con una fedina penale sporca, ci si portava comunque addosso un passato che condizionava il presente. Per questo motivo era d’aiuto il patronato penale, un servizio sociale esercitato dal Dipartimento di Giustiza, che doveva assicurare un’assistenza alla persona scarcerata, evitando che reiterasse il reato. Un servizio che in Ticino aveva la necessità di essere rafforzato, visto l’aumento dei casi di recidiva documentati dal servizio televisivo. Per ridurre tale fenomeno, c’era chi auspicava di replicare anche in Ticino l’esperimento iniziato a Vésenaz, dove erano stati creati dei foyer gestiti da educatori; strutture che ospitavano al massimo dieci ex detenuti o giovani disadattati, ai quali veniva insegnato come riottenere una propria autonomia, o vivere serenamente anche la propria marginalità.
Assieme con ex detenuti, gli intervistati sono: Franco Jelmini, capo dell’Ufficio consortile del lavoro, Lugano; Giacinto Colombo, sociologo, operatore sociale penitenziario e patronato; Silvano Berner, assistente sociale penitenziario e patronato; Flavio Cotti, Consigliere di Stato, capo del Dipartimento Giustizia; Dick Marty, procuratore pubblico.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.