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Angelo Mascetti, ultimo oste del luganese

2023
Marianne Quarti e Vito Robbiani
Atte-Museo della Memoria

Angelo Mascetti è nato a Soragno il 10 gennaio del 1945 nella casa paterna come i suoi fratelli Giovanni, Lionello e Aurora.

Il padre, Arnoldo è nato in un giorno di novembre del 1898 ed è deceduto in settembre del 1997, mentre la madre, Italia Frigerio è nata il 20 maggio del 1909 ed è deceduta nel 1994. Angelo è cresciuto tra la fattoria dei genitori, di cui ricorda con grande piacere il vivere in una comunità unita, e i due grotti gestiti dai genitori.

È stato sposato con l'americana Violet Barrow con la quale ha avuto due figlie, Sybille e Caline, entrambe hanno lavorato nel grotto che Angelo gestisce da tanti anni sopra Cadro, il Grotto Valà, dove anche vive.

Dopo le scuole dell’obbligo si diploma alla Scuola dei Pittori, oggi CSIA (Centro Scolastico per le Industrie Artistiche) lavorando in quell’ambito per parecchi anni.

Nel 1977 Angelo frequenta la scuola esercenti, mentre da indipendente continua la propria attività come pittore.

Dal 1977 al 1981 ha lavorato a metà tempo per il comune di Cadro come operaio addetto alla gestione dell’acqua potabile. Nel medesimo periodo ha vinto l’appalto per i lavori di sgombero della neve in inverno, attività che ha mantenuto per quasi 20 anni. Nel 1980 ha costruito con le proprie mani il rustico dove vive e ha iniziato a lavorare con regolarità alla conduzione del Grotto Valà.

Intervista a cura di Marianne Quarti e Vito Robbiani

riprese Vito Robbiani

Montaggio Marianne Quarti, Francesco Campana

Musica Chris Haugen-Campfire

Produzione MediaTREE – www.mediatree.com

2024 Angelo Mascetti in vetrina

Tagliando patate e sminuzzando prezzemolo, Angelo Mascetti ci racconta la storia dell’Alpe Valà, della polenta come la faceva suo padre, del talento artistico della sua famiglia, dei quadri di sua madre “Italina” e quelli dipinti da lui. Non ha bisogno di agende, ha una memoria di ferro. “Sul passaporto – racconta - c’è scritto che sono nato il 10 gennaio 1945, in realtà ho visto la luce alcuni giorni prima in casa a Soragno”. Allora la nascita di un figlio veniva annunciata quando il padre trovava il tempo di recarsi in Comune. Nel 1967 assieme ai suoi fratelli, Angelo ristruttura il grotto all’Alpe Valà, già di proprietà della famiglia, per consentire ai genitori di potervi abitare. Fino ad allora, ci andavano soltanto per far pascolare il bestiame. Ancora oggi è il gestore del Grotto Alpe Valà.

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Angelo Mascetti

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Archivio Museo della Memoria: MDM0832

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  • Alberto Gadoni

    Leggendo le belle testimonianze e gli interessanti racconti, di e su Angelo, mi tornano alla mente gli anni 1959-'60 quando, adolescente, mi affacciavo al mondo del lavoro e frequentavo un anno obbligatorio e di transizione, pre- tirocinio, istituito dal cantone chiamato "Scuola di Avviamento professionale con indirizzo artigiano-industriale". La sede era delle aule era situata all'inizio del Viale Cassarate, giusto all'incrocio con il ponte del fiume omonimo e a pochi passi dallo ex studio Radio Rsi alla foce. Non ho molti ricordi di quella scuola, ma so per certo che il professore che seguiva la parte del disegno era l'architetto, Valsecchi credo di nome Giuseppe e che in sua assenza, lo sostituiva un certo Emilio Rissone, persona divenuta più tardi nota e apprezzata quale artista e maestro e che, nel '60 fu anche cofondatore del Centro Scolastico Industrie Artistiche di Lugano, CSIA, (vedi doc.su lanostrastoria) . Premesso quanto sopra e riallacciandomi al motivo dello scritto, mi ricordo a mala pena nomi e i cognomi di ragazzi del '44/'45 che come me frequentavano il corso, un Ivan Galli, Sanvido, Arrigo e Mario Rossinelli , Zanetti e tra di loro un certo Angelo, persone che ho perso di vista negli anni in quanto, ognuno di noi ha preso il proprio percorso professionale, disegnatore edile, civile, geometra, pittore, tipografo ecc. Le fattezze del viso, la fisionomia e l'aspetto , ( capelli a parte, vale anche per il sottoscritto) mi hanno portato a credere che l'intervistato sia proprio Lui l'Angelo che ho conosciuto nel 1960 . Non mi ricordo inoltre di averlo incontrato e/o rivisto su all'alpe della Bolla, dove alcune volte mi sono pure recato e ho del luogo bei ricordi e senza dimenticare il profumo e il gusto dei formaggini, che solo li si potevano gustare, duri nella crosta e morbidi quando di tagliavano lasciando uscire una deliziosa “crema di latte” che ancora oggi me lo sento e che da allora, non ho più ritrovato. Un aneddoto curioso: Una sera dovevo scendere per ritornare a casa a Ruvigliana, passando da Cureggia, l'oste o gerente, che conosceva i miei genitori, (non ricordo il suo nome) mi disse: quando scendi, passa per favore dal mio amico "Pierino" al grotto e consegnagli questa busta, N.d.R. era l'incasso della giornata, una fiducia ben corrisposta, altre persone ed altri tempi, dove la stretta di mano era ben altra cosa!

  • Atte-Museo della Memoria

    Signor Alberto, non avrà visto Angelo Mascetti all'Alpe Bolla perché il suo grotto è da sempre all'Alpe Valà, un po' più sotto.

    • Alberto Gadoni

      Sapevo che era lassù, ma seguendo la parte dedicata all’alpe della Bolla pensavo che si fosse fermato anche lassù. grazie per la puntuale informazione. Nb, ieri, 20 aprile , dopo oltre 65 anni l’ho finalmente e piacevolmente incontrato, nel suo “regno” di Cadro, scambiando con Lui, molti ricordi che, per un motivo o l’altro e senza saperlo, ci hanno accomunati durante questi lunghi anni per conoscenze e frequentazioni comuni.

22 gennaio 2024
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