Casa Avanzini a Curio
Casa Avanzini a Curio
Con la scomparsa di Pietro nel 1973, e di sua moglie Annita nel 1997, si estingue la famiglia Avanzini di Curio.
Nell’intervista Bernardino Croci-Maspoli ne scorre brevemente la storia.
A partire dal 1400, questa nobile famiglia di notabili, prelati, avvocati, medici e politici ha avuto per secoli l’ufficio notarile di Curio, conservando scrupolosamente tra le mura di casa la storia del Malcantone attraverso atti notarili di compra-vendita, verbali di riunioni, testamenti e documenti ufficiali ora consultabili all’Archivio Cantonale. Per secoli i pavimenti di questa casa sono stati calpestati da uomini che vi si recavano col cappello in mano per fare testamento, vendere o comprare terra o case, concordare la “scherpa” (la dote) per la figlia da sposare, chiedere un prestito per emigrare, scrivere una lettera ai figli lontani, via per il mondo, farsi leggere, perché analfabeti, quelle che arrivavano.
Dopo anni di abbandono, nelle 53 stanze di questa nobile dimora, restano le ombre, i segni e i ricordi di una vita che fa di questo luogo un patrimonio di grande valore.
L’INTERVISTATO
Bernardino Croci-Maspoli, nato a Magliaso nel 1956, è docente di storia e geografia. Socio fondatore del Museo del Malcantone , ha sempre fatto parte del suo Comitato, prima come membro, poi come presidente e, dal 2017, come conservatore. Lo appassionano in particolare le ricerche nel campo dell’emigrazione malcantonese e il restauro di materiali etnografici.
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FOTOGRAFIE di Bernardino Croci-Maspoli
1. Casa Avanzini esterno verso sud
2. La casa sulla strada del paese
3. L'entrata dalla strada del paese
4. facciata sud con la neve
5. Il cortile interno
6. Entrata dal cortile interno
7. Il salotto
8. Il salotto verso sud
9. Il salotto. In alto i tondi delle quattro stagioni dipinti da Vittore Pelli
10. Decorazioni con lunetta del salotto dipinta nel 1850 da Vittore Pelli (1798-1874)
11. Lunetta del salotto dipinta nel 1850 da Vittore Pelli (1798-1874) -la primavera
12. Lunetta del salotto dipinta nel 1850 da Vittore Pelli (1798-1874) -l'estate
13. Lunetta del salotto dipinta nel 1850 da Vittore Pelli (1798-1874) -l'autunno
14. Lunetta del salotto dipinta nel 1850 da Vittore Pelli (1798-1874) -l'inverno
15. Il soffitto dipinto attribuito a Federico Pelli (del quale non si hanno notizie)
16. Soffitto blu attribuito a Federico Pelli (del quale non si hanno notizie)
17. Dettaglio del dipinto sul soffitto attribuito a Federico Pelli
18. Trompe l'oeil e stucchi
19. Il degrado dopo la morte degli ultimi proprietari
20. Salotto con pianoforte
21. La sala da pranzo
22. La cucina
23. La cucina e gli oggetti in rame
24. La biblioteca-archivio degli avvocati Avanzini
25. Il tavolo e la libreria-archivio degli avvocati Avanzini
26. Il soffitto dell'androne
27. Dettaglio centrale del soffitto dell'androne
28. Dettaglio di un angolo del soffitto dell'androne
29. Una delle molte camere da letto
30. Un'altra delle molte camere da letto
31. Soffitto dipinto di una camera da letto
32. Dettaglio di un angolo di una camera da letto
33. Soffitto in degrado di una camera da letto
34. Dettaglio del soffitto in degrado di una camera da letto
Archivio Museo della Memoria: MDM0134
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.