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Giorgio Albertazzi al Festival del cinema di Locarno con «Gradiva»

28 gennaio 1971
RSI Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

Questo servizio di Fernaldo Di Giammatteo andò in onda il 28 gennaio 1971 nel programma televisivo «Incontri - Fatti e personaggi del nostro tempo». È un incontro con l’attore Giorgio Albertazzi il giorno dopo la presentazione al Festival del Cinema del suo primo film da regista «Gradiva», criticato duramente.

A pagina 8 del settimanale «Radiotivù» in edicola il 23 gennaio 1971 si leggeva:

Un Incontro con Giorgio Albertazzi nella sua nuova veste di regista cinematografico.
Tutti conoscono l’Albertazzi attore, qualcuno ormai conosce l’Albertazzi regista teatrale, quasi nessuno conosce l’Incarnazione di questo ambizioso fiorentino in un autore di film. Albertazzi ha 45 anni; è considerato uno degli attori più sensibili — nevrotici, è stato perfino detto — del teatro Italiano.
Da parte sua, è un inquieto che ha tentato (non riuscendovi) l’esperienza della recitazione cinematografica e (riuscendovi benissimo in molte occasioni) quella della recitazione televisiva. Negli ultimi due anni ha abbandonato quasi tutto per ricavare un film da quella «Gradiva», racconto di Werner Jennsen, che Freud utilizzò per un mirabile saggio di psicanalisi applicato alla letteratura. Il film, che si è avvalso della collaborazione tecnica dello psicanalista Cesare Musatti, uscirà tra poco, dopo qualche non fortunata presentazione a festival e proiezioni speciali. Albertazzi l’abbiamo Incontrato dopo una di queste tempestose presentazioni, ed abbiamo scoperto un altro aspetto (veramente insospettato) della su personalità: la modestia. In tempi di trionfante presunzione, trovare un attore che cerca di uscire dai confini spesso umilianti del suo mestiere e che sa valutare gli Insuccessi senza piangere sulla spalla della mamma (o della donna amata), è certamente un fatto straordinario.

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8 luglio 2021
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