Come si trasloca una macelleria? Ricordi della vecchia bottega che nel 1982 si sposta di poco, da viale Stefano Franscini 42 in via Zurigo 9, luogo dell’intervista.

Si trattava semplicemente di attraversare la strada e portare le ultime cose, poiché il nuovo negozio era già stato arredato e le merci erano già approntate nella nuova cella frigorifera.

Agli inizi degli anni '20 il nonno aveva invece traslocato nella nuova macelleria di allora, in viale Franscini 42, dove c'era una cella frigorifera nuova, ma ormai antiquata al momento del secondo trasloco, infatti raffreddava al massimo a sei, sette gradi.

Le regole di conservazione della carne una volta erano molto meno rigide e la temperatura era ritenuta relativamente importante, tanto che i grandi quarti di animali venivano semplicemente appesi in laboratorio, se non esposti all' esterno del negozio, decorati con foglie di alloro, durante le feste natalizie. Fatto inimmaginabile oggi e, durante la chiusura del mezzogiorno, nessuno rubava niente, anche se la gente di allora era più povera.

A quei tempi, al passare dei cortei funebri che risalivano lentamente lungo viale Franscini per raggiungere il cimitero, tutti i negozianti, rispettosamente, abbassavano le saracinesche.

Vai al Dossier Intervista a Fausto Luisoni: clicca qua

Archivio Museo della Memoria: MDM0293