Mariuccia Medici in «Ul bagiöö», di Sergio Maspoli
Mariuccia Medici in «Ul bagiöö», di Sergio Maspoli
Nel volume del dialettologo Franco Lurà dedicato al Natale, pubblicato nel 2016 dal Centro di dialettologia e di etnografia nella collana Le Voci, si legge un capitolo dedicato alla tradizione di conservare la frutta casalinga in vista del pranzo di Natale. Nala stanza sura l gòtt i tegnéva pumpóma, pisí e üga pa secá par Natál, apprendiamo da Lurà si diceva a Semione: «Nel locale sopra il grotto tenevano mele, pere e uva». Mentre ad Agno si diceva: Al bagiöö d'üga passida, tegnüd vía per pelücall pròpri par Natál: «Il penzolo di uva appassita, tenuto da parte per piluccarlo proprio per Natale».
Nello stesso capitolo, Franco Lurà ricorda che «all'usanza di conservare un penzolo d'uva per Natale, conosciuta e praticata pure in altri paesi sulle rive del lago di Lugano, l'autore dialettale Sergio Maspoli (1920-1987) ha dedicato una delle sue numerose commedie, intitolata per l'appunto Ul bagiöö.
Grazie al sostegno di Memoriav, gli archivi della RSI conservano la favola natalizia in un atto scritta da Sergio Maspoli, registrata negli studi TSI di Paradiso e andata in onda il 23 dicembre 1962. Nel documento di vede Mascia Cantoni annunciare i programmi serali e Sergio Maspoli ricordare la tradizione del bagiöö.
Gli interpreti sono Mario Genni (Carlo), Mariuccia Medici (Teresa), Anna Maria Mion (signora Terni) e Miro Bizzozero (Nan).
Alla voce bagiöö (usata soprattutto nel Bellinzonese), il prezioso Lessico dialettale della Svizzera italiana riporta numerose varianti, come basciö a Corticiasca o come basgéu a Margoscia
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.