Tre architetti giudicano Lugano
Tre architetti giudicano Lugano
Leandro Manfrini e Wladimir Tchertkoff sono gli autori di questo documentario andato in onda il 19 novembre 1986 nel programma televisivo «T.T.T. - Tesi, Temi, Testimonianze». Nel servizio televisivo, la città di Lugano viene visitata da tre illustri esperti d’architettura che ci aiutano a capire, nel bello e nel brutto, nel funzionale e nell’irrazionale, la sua fisionomia: una città cresciuta sulla spinta di un’evoluzione finanziaria con agganci internazionali, in uno stupendo paesaggio che resta il suo patrimonio principale.
Gli intervistati sono: Paul Hofer: ex professore di Storia dell’Urbanistica al Politecnico Federale di Zurigo; Christian Norberg-Schultz: professore di Architettura all’Università di Oslo; Kenneth Frampton: professore di Storia dell’Architettura alla Columbus University di New York; Mario Botta: architetto; Aurelio Galfetti: architetto.
A pagina 5 del settimanale «Teleradio7» in edicola per la settimana dal 15 al 21 novembre 1986 si leggeva la presentazione del documentario:
[…] Tre punti di vista: la città visitata da tre illustri esperti d’architettura. La nuova Lugano, città terziaria, cresciuta sulla plaga circostante l’antico borgo di pescatori, sui terreni recuperati con le demolizioni, cresciuta là dove si praticava l’agricoltura accostandosi ai comuni confinanti, questa Lugano è bella? È brutta? È attraente per i «forestieri»? La Lugano di oggi è una città dove è piacevole vivere? C’è a Lugano una vera sensibilità per l’architettura tale magari da fare superare i concetti di massimo sfruttamento delle aree, di redditività? C’è insomma il desiderio di costruire per dare anche una testimonianza di cultura, per eventualmente creare un’immagine? Sono domande che «Tesi -Temi - Testimonianze» ha posto a tre esperti nel campo dell’architettura che hanno visitato liberamente la città, hanno curiosato, analizzato, criticato e espresso con franchezza le loro opinioni ai redattori del servizio. L’americano Kenneth Frampton, il norvegese Christian Norberg-Schulz e lo svizzero Paul Hofer, che Lugano già avevano conosciuto negli anni scorsi, si sono divisi il campo delle analisi. Ne è uscito un interessante mosaico di osservazioni e di opinioni espresse con stile giornalistico, in cui non mancano i riferimenti a esempi e situazioni analoghe riscontrabili lontano da Lugano. Frampton, Norberg- Schulz e Hofer ci aiutano a capire nel bello e nel brutto, nel funzionale e nell’irrazionale, la fisionomia della città cresciuta sulla spinta di un’evoluzione finanziaria con agganci internazionali, come altre città terziarie ma in uno stupendo paesaggio che resta il suo patrimonio principale.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.