I fantasmi del monte
I fantasmi del monte
Girato al Monte Verità, Werner Weick è l’autore di questo documentario andato in onda il 4 settembre 1986 nel programma televisivo «Nautilus». Filo conduttore del documentario sono di atti ci compra e vendita dei terreni a ridosso di Ascona, a cominciare con l’acquisto, nel 1926, del Monte Verità da parte del barone Eduard Von Der Heydt.
Gli intervistati sono: Klaus Urner, Eberhard Fischer e Jakob Müller Werner.
A pagina 5 del settimanale «Teleradio7» in edicola per la settimana dal 30 agosto al 5 settembre 1986 si leggeva la presentazione del documentario di Werner Weick:
[…] Il suo motivo conduttore è la terra, dall’incontro del barone Von Der Heydt con la collina magica, alla Comune di Fontana Martina. Nell’intervista d’apertura, la figlia evoca la figura di Sandro Guglielmo De Beauclair, pittore tedesco che fu il segretario del monte Verità durante quella che potremmo definire la gestione Von Der Heydt: la sua filosofia, ricorda la figlia, era basata sul godimento della giornata, naturalmente non in senso commerciale. Weick incontra successivamente Pietro Jordi, figlio del fondatore della comune di Fontana Martina, a Ronco sopra Ascona, un altro «paradiso» per gli utopisti e i naturisti degli anni Venti. L’intervista a Jordi è forse il momento più intenso del servizio, con musica e immagini che ben sottolineano gli stati d’animo dell’interlocutore del giornalista. Si ritorna poi al Monte per un’analisi dei rapporti contradditori fra il banchiere von der Heydt e il Nazismo, fino al successivo passaggio nel quale non manca una nota polemica all’indirizzo del Cantone per l’atteggiamento verso il Monte Verità e i suoi tesori. Del luogo, a due terzi del servizio, emerge una definizione centrata: fu il punto focale delle proiezioni dell’uomo nordico di quegli anni. A questa «etichetta» calzante si affianca la conferma - che si riaffaccia più volte durante il lavoro di Weick - dell’atteggiamento dei ticinesi verso il Monte, mai penetrato fino in fondo nel tessuto locale. Chiude il reportage un’intervista con l’architetto e artista Werner Müller, scomparso nell’aprile scorso, e con il figlio Dimitri, definito positivamente per il suo stile di vita «prodotto di quegli anni».[…]
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.