E con grande piacere, aver scoperto questo importante e meraviglioso documento Rsi del ‘97, in particolare per il sottoscritto, rivedere luoghi e persone conosciute nella mia prima infanzia, dove li, abitavano pochi nuclei famigliari e che per alcuni avevano anche la loro propria attività lavorativa all’interno del quartiere stesso della frazione della Resega di Porza, quartiere composto da uno sparuto gruppo di case, poste ai piedi del Castello di Trevano e dove, Gianclaudio (Clay) abitava con la sua grande famiglia, in una casa ormai demolita da tempo. Lui, Clay, più grande di noi, mio fratello maggiore, Claudio del '42, , per il semplice motivo che pochi erano i ragazzi che li abitavano, era occasione di incontro tra i giovani nell'unica stradina sterrata che percorreva la frazione, scorrazzare assieme nei boschi del castello vicino e soprastante e che da noi veniva considerato, il nostro grande e privilegiato parco giochi, con tanto di folta vegetazione, cunicoli e grotte in tufo, lunghe liane pendenti, e con tanto di roggia. A compimento dei miei 10 anni, ci siamo poi trasferiti con tutta la famiglia sulla collina del monte Brè , nella casa materna e precisamente a Ruvigliana, per contro Clay l’abbiamo perso di vista, tifando per per i suoi successi.
Ci siamo incontrati più avanti, nell’unica osteria del quartiere, ancora esistente, per una rimpatriata conviviale, quando la sua carriera era ormai decollata e Lui a fare da "anfitrione" , allegro come sempre e disponibile con tutti e dove vi era una presenza di una buona parte della famiglie che negli anni ’50 li abitavano, oltre a noi, i fratelli Bizzozero, già proprietari della fattoria, i Gianinazzi, panettieri con forno in loco, i Cantarelli, i Poretti (campioni di marcia della SAL), i Silvagni, trasportatori , Dinizetti e altri che mi scuso e che non ricordo. Per concludere non ho dimenticato la mia coetanea, Vanna, sorella di Clay ed in seguito, quando frequentavo le scuole maggiori miste a Cassarate, guarda un po`il caso, avevo per compagna di classe una ragazza un anno più avanti di me, di nome Maria Pia e che in seguito divenne Sua moglie. Non ho più rivisto buona parte delle persone che ho "testè" citato, ma l'ultimo mio indelebile ricordo di Clay è quando avevo la fortuna ed il piacere di incontrarlo da solo a spasso per le vie di Cassarate, fare due chiacchere con Lui , sul passato comune, con il suo solito e e accattivante sorriso e con la disponibilità e la sua proverbiale simpatia che aveva sempre mantenuto nonostante la Sua notorietà, anche nel ricordo dell'amicizia delle nostre famiglie, ciao Clay, grazie.