Video 5/6 Vigneti di Montalbano a Stabio
Video 5/6 Vigneti di Montalbano a Stabio
Ci sono voluti parecchi anni per Imporre, si fa per dire, il Merlot.
Ezio Crivelli fu artefice pure della creazione del vigneto di Montalbano a Stabio. Grazie all’amicizia con Giorgio Paleari, fratello di Giuseppe, nel 1962 fece comperare a un prezzo di favore la bellissima collina omonima dove sui “Ronchi Paleari”, appunto, è stato impiantato uno dei più grandi e tra i più suggestivi vigneti della Svizzera, sempre di proprietà della Cantina sociale di Mendrisio.
Grazie ing. Paleari!
“Sin dagli inizi della mia direzione avevo sempre pensato che la Cantina sociale di Mendrisio, oltre a vinificare le uve dei soci, avrebbe dovuto possedere anche un vigneto, dalle cui uve ricavare un vino di particolare pregio. Per un po’ non se ne fece nulla poi, improvvisamente nel 1962, la Cantina ebbe l’opportunità di diventare proprietaria di un appezzamento di terreno collinare nel comune di Stabio, frazione San Pietro, in località “Montalbano“. Là c’era un vecchio vigneto, ridotto a rari filari di ceppi, che apparteneva alla famiglia Paleari di cui il pioniere, ing. Giuseppe, era nel frattempo venuto a mancare, mentre l’anziano fratello Giorgio era ancora in vita. Io ero stato prima collaboratore, poi successore dell’ing. Giuseppe e pure con il fratello Giorgio avevo profondi legami di amicizia. Non mi fu quindi difficile prendere contato con lui e trattare l’acquisto; la Cantina divenne così proprietaria di Montalbano (vigneto di 50'000 mq), ad un prezzo di assoluto favore. Nell’atto notarile del trapasso immobiliare venne fissata la clausola che la Cantina Sociale, per riconoscenza, si sarebbe impegnata a ricordare sempre il nome della famiglia Paleari, facendolo figurare sulle etichette delle bottiglie prodotte con le uve della Tenuta Montalbano. Oggi questi vini sono proprio il fiore all’occhiello della produzione dell’Ente cooperativo. Una famosa fotografia immortala il momento della piantagione della prima barbatella di Merlot Montalbano da parte dell’ing. Giorgio Paleari nel 1962.
La mia attività di direttore della Cantina sociale di Mendrisio continuò per ben 34 anni. Una volta pensionato i soci della cooperativa mi vollero nel Consiglio di amministrazione, dove rimasi per altri 16 anni.
Quanti progressi!
Enorme il progresso fatto nel settore viticolo-enologico nel Cantone durante il periodo 1950 – 2000, ma, agli inizi, non fu facile convincere il consumatore ticinese ad abbandonare l’abitudine di richiedere al ristorante, all’osteria o al grotto il Barbera o il “vino da pasto” e iniziare a gustare il nostro Merlot. Ma, piano piano le cose mutarono e oggi, grazie anche a notevole contributo dato dai negozianti in vino, che pure iniziarono a vinificare in proprio le uve Merlot, il nostro vino si è conquistato una meritatissima fama e nei concorsi ufficiali primeggia fra i vini Svizzeri e non solo. Negli ultimi 10/20 anni è poi diventata folta la schiera dei “piccoli produttori“ che, veramente competenti in fatto di enologia, producono e mettono in vendita vini di notevoli pregi qualitativi, un tempo impensabili.
E alla base di tutto questo progresso sta il famoso Decreto del 14 febbraio 1949 che ha veramente dato un volto nuovo alla viticoltura e all’enologia del nostro Ticino”.
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Archivio Museo della Memoria: MDM0683
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.