Il destino delle ferrovie regionali: Biasca-Acquarossa
Il destino delle ferrovie regionali: Biasca-Acquarossa
All'inizio del XX secolo, l'incremento del turismo e le promesse di sviluppo economico avevano favorito la costruzione di numerose ferrovie regionali, per collegare le vallate della Svizzera italiana con la rete ferroviaria nazionale e internazionale. Furono allora inaugurate le linee Locarno-Bignasco e Bellinzona-Mesocco nel 1907, Lugano-Tesserete nel 1909, Lugano-Cadro-Dino e Biasca-Acquarossa nel 1911, Lugano-Ponte Tresa nel 1912; inoltre, dal 1910 la ferrovia del Bernina collegava la Val Poschiavo con la Valtellina e l'Engadina.
Molte di queste linee sono state smantellate intorno al 1970, con trasferimento del traffico merci e passeggeri dalla rotaia alla strada. Un tempo simbolo di modernità, esse apparivano nell'era della motorizzazione generalizzata come testimonianze di un passato romantico. In Ticino, la rinuncia alle ferrovie locali è stata generalmente vista come un tributo necessario al progresso della mobilità individuale e collettiva. I Mesolcinesi hanno invece interpretato la soppressione della loro ferrovia come il preludio ad un'emarginazione economica della regione, amareggiati per il disinteresse federale e la mancata solidarietà ticinese. La linea del Bernina, che fino agli anni sessanta rimase l'unico collegamento aperto tutto l'anno tra Poschiavo e il resto del Cantone, ha invece conservato la sua importanza per l'economia locale ed ha conosciuto un rinnovato interesse quale itinerario turistico.
Indicizzazione delle sequenze:
0'01''-3'02'' La Valle di Blenio abbandona il treno
Popolazione e autorità bleniesi accettano di buon grado lo smantellamento della ferrovia regionale, convinti dei vantaggi del trasporto su strada. Nel maggio 1972, l'assemblea degli azionisti della ferrovia Biasca-Acquarossa approva senza opposizione il progetto di convenzione con la Confederazione e con il Cantone Ticino, che significa la soppressione della ferrovia, costruita a partire dal 1908 e inaugurata nel luglio 1911.
Immagini della ferrovia, dell'assemblea straordinaria degli azionisti e intervista con il direttore della ferrovia Biasca-Acquarossa Aldo De Righetti.
Questo servizio di Ugo Marino Lovera andò in onda il 9 maggio 1972 nella trasmissione "Il Regionale". Fornisce un resoconto dell'assemblea generale straordinaria, svoltasi a Malvaglia, degli azionisti della Società Ferrovia Biasca-Acquarossa, che ha sancito la trasformazione dell'esercizio per passare ad un servizio di trasporto con autobus. Parlano F. Antognini: pres Società Ferrovia Biasca-Acquarossa; A. Righetti: pres Governo; A. De Righetti: dir Ferrovia Biasca-Acquarossa.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.