La flora del Canton Ticino: piante utili per l’uomo
La flora del Canton Ticino: piante utili per l’uomo
Curata da Ivan Paganetti con la consulenza scientifica di Carlo Franscella, il 17 maggio 1980, il programma televisivo «Telescuola» mandò in onda la decima puntata della serie di dieci dedicata alla flora del Canton Ticino: «Accenni sulla flora del Canton Ticino: piante utili per l’uomo».
A pagina 11 del settimanale «Teleradio7» in edicola per la settimana dal 24 al 30 maggio 1980 si leggeva la presentazione del servizio:
L’uomo ha sempre osservato la natura e ha favorito la diffusione di quei vegetali che possono essergli utili per l’alimentazione. Di conseguenza il ricopri mento vegetativo del terreno ha assunto un volto specifico; ecco perché l’analisi di specie coltivate la possiamo considerare come flora antropica, di tipo alimentare. Appaiono così le grandi colture: cereali, mais, patate, pomodoro; le colture speciali: lattuga, cavoli, cavolfiore, zucchino, carota, melanzana, ortaggi in genere; la tabacchicoltura; la viticoltura; la frutticoltura.
A diversi momenti dell’anno ci si è recati alla Sottostazione federale di ricerche agronomiche sita a Cadenazzo per seguire da vicino alcune di dette colture. Si è potuto così capire come lo studio non sia basato soltanto sulla conoscenza delle piante utili per l’uomo, delle malattie a cui vanno soggette e degli animali che le intaccano, ma anche sulla conoscenza delle condizioni climatiche e del terreno per una buona resa delle colture. Tocca all’uomo sfruttare la terra in modo cosciente, ovvero spetta a lui favorire il crescere di vegetali, senza causare rotture irreparabili di equilibri biologici.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.