Le informazioni di membri e visitatori sono analizzate in modo anonimo per fornire il miglior servizio possibile e rispondere a tutte le esigenze. Questo sito utilizza anche dei cookies, ad esempio per analizzare il traffico. Puoi specificare le condizioni di archiviazione e accesso ai cookies nel tuo browser. Per saperne di più.
È online la nuova piattaforma nazionale: historiaHelvetica.ch
Walter Gadda, Corpo gommapiuma, smalti, olio e polietilene, 81 x 81 cm Balerna, Collezione d’arte del Comune

Walter Gadda, Corpo gommapiuma, smalti, olio e polietilene, 81 x 81 cm Balerna, Collezione d’arte del Comune

2009
Dicastero Cultura Balerna

Walter Gadda (1950)

Nelle Collezioni del Comune di Balerna, c’è un’opera che si distanzia da tutte le altre e balza subito all’ occhio per la tecnica e per il colore squillante con cui è stata eseguita. Si tratta di Corpo di Walter Gadda, artista bergamasco che alla Sala del Torchio espone nel 2009 con Mariella Perani. Il pittore non è alla sua prima esperienza in Ticino, anzi, ha al suo attivo diverse mostre alla Mosaico di Chiasso e a Lugano. Espone inoltre in rassegne personali e collettive e sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Francia, Svizzera, Germania e Italia.

Nato a Bergamo nel 1950, dopo gli studi classici si laurea in Architettura al Politecnico di Milano. Lavora come responsabile artistico in un’industria di rivestimenti murali, successivamente fonda un proprio atelier per tessuti di arredamento e carte da parati. Contemporaneamente negli anni Settanta Gadda inizia il suo percorso artistico con esperienze nel campo dell’Informale e dell’Arte povera. In seguito amplia le sue ricerche

interessandosi alla ceramica, alla fotografia, alle arti grafiche e avvicinandosi anche alla scultura con lavori di oreficeria. A partire dagli anni Novanta cresce il suo interesse per forme e volumi, e soprattutto per materiali diversi, industriali, quali resine, gommapiume, plastiche, che ben presto diventano protagonisti della sua attività artistica. Corpo appartiene a questa fase del percorso di Gadda: si tratta di un quadro - oggetto di gommapiuma, colorato di rosso acceso, con forme arrotondate e ricoperto da una pellicola di polietilene, una sorta di “pelle” che plastifica e impedisce di toccare il cuore dell’opera. Il critico d’arte Elio Grazioli, che in passato si è occupato dell’arte di Gadda, ricorda come sia lo stesso artista a parlare di “confezionamento” a proposito delle sue opere, ed è impossibile non pensare al Nouveau Réalisme e ai lavori di Christo, César e Arman. In realtà però Gadda rimane ancorato alla pittura, e si configura come un pittore che utilizzando materiali diversi, quali la pellicola di polietilene, riesce a stabilire un confine simbolico e a creare spazi diversi che all’ osservatore sembrano un interno e un esterno.

gaddawalter.net

Devi essere registrato in per poter aggiungere un commento
Non ci sono ancora commenti!
10 marzo 2021
92 visualizzazioni
0 likes
0 preferiti
0 commenti
1 dossier
Già 2,231 documenti associati a Dopo 2000

Dossier:

Le nostre vite: un secolo di storia degli svizzeri attraverso le loro immagini

La rete:
Sponsor:
11,519
3,163
© 2024 di FONSART. Tutti i diritti riservati. Sviluppato da High on Pixels.