Montalbetti, Curti e Marchesi si distinguono a Bellinzona
Montalbetti, Curti e Marchesi si distinguono a Bellinzona
Il 10 maggio 1963, il programma televisivo «Obbiettivo sport» mandò in onda questo servizio dedicato alla «Giornata del cronometro» valevole per il trofeo Green Sport.
Con un articolo di Luca Bellinelli, «Libera stampa» ne aveva parlato il 6 maggio:
I soli Marco Montalbetti, Roberto Curti, Franco Scalena e F. M archesi ci hanno offerto qualcosa oggi a Bellinzona, in occasione della Giornata del cronometro e staffette. Marco Montalbetti, è stata un po’ la «vedette» di questa giornata (aggiudicandosi il premio Green Spot per il miglior atleta) ed ha vinto i 100 e i 400 metri. Tutte e due le gare con facilità, con scioltezza, il che significa che il giovane bellinzonese ha progredito in maniera impressionante dall’anno scorso, quando lo vedevamo correre raggrinzito, con la testa piegata, con il busto all’indietro. Oggi invece, sui 400, il «ragazzo d’oro» della SGF della Capitale, ha corso con leggerezza, con la giusta inclinazione del corpo, senza scomporsi.
La sua vittoria nei 100 è significativa in quanto ha corso con Cereghetti che, anche se reduce dal corso di ripetizione, è pur sempre scattista di classe, mentre quella dei 400 ha valore in quanto è stata conseguita contro un Bosia in «crescendo».
In Roberto Curti ci ha colpito il suo magnifico stile, la sua falcata e la facilità con la quale riesce a tenere quel suo massacrante ritmo.
Margni e Scalena non si sono lasciati influenzare dal nome e dalla struttura del Curti, ma non sono riusciti a trovare un rimedio alla sua forte andatura.
La prova di Stadler è risultata senz’altro positiva e così pure quella dell’ostacolista Marchesi.
Ci sembra che sia tutto.
Questo video è stato recentemente digitalizzato, partendo dall’originale film 16mm. Siccome non è ancora stato descritto negli archivi della RSI, ringraziamo fin d’ora chi fosse in grado di aiutarci a riconoscere persone, luoghi e situazioni inquadrati dalla camera.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.