Cielo di stelle. Robiei 15 febbraio 1966
IL GIORNALISTA ERMINIO FERRARI RICOSTRUISCE LA TRAGEDIA DI ROBIEI IN CUI PERSERO LA VITA 17 UOMINI
Nella notte tra il 15 e il 16 febbraio 1966, mentre sono in corso i lavori nella galleria d’adduzione dell’impianto idroelettrico tra la valle Bedretto e la val Bavona, nell’alto Canton Ticino, quindici operai italiani e due pompieri di Locarno muoiono uccisi dai gas tossici che ristagnano nel cunicolo. È l’incidente sul lavoro più grave mai avvenuto nella Svizzera italiana, uno dei molti entrati nella storia dell’emigrazione italiana.
Venticinque anni dopo, per scriverne su un giornale locale, Erminio Ferrari riporta la testimonianza di Angelo Da Dalto, l’unico superstite alla tragedia. A quella testimonianza ne seguono molte altre: Ferrari incontra i minatori attivi all’epoca sul cantiere, i dipendenti dell’Ofima (Officine Idroelettriche della Maggia), committente dell’opera, i pompieri che intervennero sul posto, e poi le vedove, le orfane.
Cielo di stelle raccoglie quelle voci e quelle memorie – la miseria, la fatica, ma anche l’amore e la solidarietà – e ce le restituisce nella forma di un’appassionata e delicata narrazione letteraria, nel tentativo di capire che cosa resta oggi di quel dramma individuale e collettivo.
Ricordo di chi morì nella galleria Robiei-Cruina-Stabiascio la notte del 15 febbraio 1966.
Enrico Barilani (1947), Antonio Bilabini (1953), Piero Bonetti (1935), Giancarlo Butti (1942), Domenico Caputo (1931), Valerio Chenet (1914), Angelo Casanova (1921), Giovanni Domenighini (1941), Aldo Falconi (1934), Bruno Lazzaretto (1929), Silvio Maglia (1935), Luigi Nordera (1937), Giovanni Pasinetti (1938), Luigi Ranza (1926), Gianfranco Rima (1941), Renato Roncoroni (1928), Elpidio Vettori (1942)
Articolo di Orazio Martinetti apparso sul numero 05 del 29 gennaio 2018 di Azione, Settimanale della Cooperativa Migros Ticino.
Autore articolo: Orazio Martinetti
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Archivio Museo della Memoria: MDM0390
Foto
Situazione geografica della galleria Robiei-Cruina-Stabiascio. Foto di Hans Krebs
Schema del cunicolo Robiei-Stabiascio, con i punti in cui sono stati ritrovati i corpi delle vittime.
Operai evacuati dal cantiere di Robiei dopo la tragedia. Foto di Hans Krebs
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.