3/12 La vita durante la guerra
La popolazione svizzera, anche se non coinvolta direttamente dalla guerra, dovette prendere delle precauzioni.
La maggior parte della popolazione maschile si arruolò, gli altri dovettero continuare a vivere in una quotidianità completamente trasformata. Le abitudini della popolazione vennero influenzate soprattutto dall’aumento della mole di lavoro, dalla censura che fece ridurre sia le conversazioni pubbliche che private riguardanti la difesa del paese e anche dall’oscuramento dell’illuminazione pubblica, introdotto come difesa dagli attacchi aerei.
Testimonianza a carena
Il comandante di brigata dopo aver fatto leggere al battaglione gli articoli di guerra del regolamento di servizio, deferisce il giuramento. La scena è commovente e suggestiva al tempo stesso. Il capo scoperto, le braccia tese verso il cielo la truppa giura fedeltà alla Patria. Le alte montagne attorno paiono piegarsi su di noi, quasi a proteggere il nostro piccolo battaglione di frontiera, che fra poco scomparirà dentro le valli lontane dove è silenzio e miseria, dove è la pace delle alture e la fede nel sacri cio.
Franco Gallino
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Foto:
Avviso di mobilitazione
Chi è in servizio attivo
Chi deve continuare a lavorare
L‘oscuramento come protezione antiaerea e rifugio pubblico
Comunicato d’oscuramento
Comunicato d’oscuramento
Riconoscimenti aeroplani stranieri
Testimonianza a Carena
Affisso di censura e autocensura, “Oggi più che mai”
Affisso di censura e autocensura, “Chi non sa tacere nuoce alla patria”
Archivio Museo della Memoria: MDM0270
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.