«Il fondo del sacco» di Plinio Martini
«Il fondo del sacco» di Plinio Martini
Scrittore valmaggese, nato nel 1923 a Cavergno, dove trascorse poi tutta la sua esistenza, Plinio Martini è stato cantore non solo delle bellezze ma anche delle fatiche e delle sofferenze legate alla sua terra. Attingendo al patrimonio locale di storie, tradizioni e vicende umane, Martini diede voce ai montanari e alle contadine, a quel mondo rurale per cui le montagne non erano – come invece per i forestieri - innanzitutto patrimonio estetico, ma fonte di un sostentamento durissimo da ricavare; una civiltà “rude, e tuttavia gentile, nata in condizioni ambientali durissime, dove la fatica di vivere era al limite della sopportazione umana”. Propose così un’alternativa alla narrativa dell’idillio alpestre, da lui percepito come uno stile artificiale e troppo estetizzante, che poco aveva a che fare con la vera realtà della vita nelle valli.
Frequentata la magistrale di Locarno, fu insegnante dapprima nella nativa Cavergno e poi a Cevio. Esordì come poeta con Paese così (1951) e Diario forse d'amore (1953) per pubblicare poi le sue opere più importanti: Il fondo del sacco (1970) e Requiem per zia Domenica (1976).
Il documento audio qui pubblicato, una puntata della Radioscuola realizzata da Enrico Arigoni e Bixio Candolfi e andata in onda il 20 gennaio 1989, riporta un brano tratto da Il fondo del sacco. In esso l'autore descrive le condizioni di vita nella sua terra e la ribellione di due giovani fratelli a un senso opprimente di rassegnazione, che si traduce nella loro decisione di abbandonare la valle; Martini dipinge superbamente il dilemma dei giovani nel dialogo con il padre, le ansie, la partenza. Uno spaccato di vita tipico dei tempi, preludio ricorrente di molte altre storie di emigranti.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.