Galleria d'Arte Dubini, Locarno
Galleria d'Arte Dubini, Locarno
GALLERIA DUBINI LOCARNO.
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La “Galleria Dubini” di Locarno-Solduno è stata fondata dall’architetto-artista Lino Dubini (1920-2013).
Lino Dubini è nato a Lodrino (Canton Ticino) nel 1920, da genitori entrambi italiani che in Ticino avevano istituito un’attività di commercianti alimentari. Sono diversi i figli in famiglia e con il passare del tempo ognuno prende la propria via; Lino frequenta il ginnasio dove incontra una persona importante che segnerà le sue scelte e a cui anni dopo darà molto in cambio, raccogliendone le opere e scrivendone un libro. Stiamo parlando del pittore Augusto Sartori, professore al ginnasio di Bellinzona, che scoprì in quel suo studente delle capacità nell’arte e lo spronò a proseguire gli studi. La madre gli pagherà i successivi studi presso l’Accademia di belle arti a Friburgo (in quel periodo incontra anche Picasso in una conferenza a Ginevra). Si iscrive poi alla facoltà di architettura studiando per altri quattro anni. Per vent’anni dopo gli studi, lavora a Zurigo. Tornato in Ticino progetta anche un palazzo in cui allestisce anche una galleria d’arte: la “Galleria Dubini” di Locarno-Solduno (*).
(*) Testo estrapolato da “L’artista si racconta”, di Barbara Profumo, pubblicato sulla rivista n.8/12.2010 della Fondazione Casa San Giorgio di Brissago.
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La Galleria Dubini nella gestione dell’artista-editore Jean Olaniszyn, 1980.
Verso la fine degli anni Settanta in un incontro ad Ascona, dove avevo uno Studio d’arte, Lino Dubini mi propose di occuparmi del rilancio della sua galleria d’arte. Dati i miei molteplici impegni (in quel periodo gestivo anche una galleria d’arte in Grecia, ad Atene), accettai per il periodo di un anno e nel 1980 presentai una serie di importanti mostre (con cataloghi) di livello internazionale, a cominciare da Picasso, poi Dalì, Giorgio De Chirico, Alberto Giacometti, Augusto Giacometti, Ferdinand Hodler, e per terminare una piccola mostra “Dall’arte figurativa all’astratto” (dando spazio anche alla fotografia e alle stampe giapponesi).
Ho dato la possibilità di esporre le loro opere anche ad artisti operanti sul territorio con i quali intrattenevo rapporti di amicizia, cito: Jacques Brunet, Ferenc Bugyil, Lino Candolfi, Edmund Georg Pielmann, Edmondo Dobrzanski, Giorgio Scarmi, Max Kestenholz.
Fra i vari collaboratori che si sono avvicendati nella galleria ci sono stati dei mitici personaggi della famosa vita artistica e mondana di Ascona degli anni Sessanta e Settanta, definita a quel tempo come la Saint-Tropez della Svizzera. Oltre al sostegno della gallerista Trudi Neuburg e dell’antiquario Wladimir Rosenbaum, cito i due preziosi assistenti Ampelio “Pelo” Pellanda e Antonio Tognocchi, i promotori d’arte Max Regazzi e Franco Peretti, lo scultore inglese Neil Gwinn Patrick, il fotografo Gian Carlo Gilà.
Jean Olaniszyn, curatore della Galleria Dubini nel 1980.
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Immagine:
La Galleria Dubini a Locarno-Solduno, circa 1978.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.