«Nelle vene». Tossicodipendenza negli anni Settanta
«Nelle vene». Tossicodipendenza negli anni Settanta
Intitolato: «Nelle vene», questo servizio di Krysia Binek andò in onda il 21 maggio 1980 nel programma televisivo «Argomenti».
Girata in varie località del Ticino e, in particolare, a Mendrisio, Cadro, e Lugano, ma anche a Zurigo, si tratta di una inchiesta sulla realtà della tossicomania nel nostro Cantone, dove, alla fine degli anni Settanta, si era registrato un forte ampliamento dei tipo di stupefacenti reperibili. Il documentario, utilizzando come termine di paragone l’esperienza zurighese, metteva in luce come, di fronte al dilagare di questa tragica piaga tra i giovani, il Canton Ticino non disponeva ancora delle strutture e della cultura adeguate per la terapia di disintossicazione e di riabilitazione sociale di chi usciva dal famigerato «tunnel».
Gli intervistati sono: Aurelio Pasi: medico; Irma Weiss: procuratrice distrettuale, Città di Zurigo; Tullio Righinetti: gran consigliere, PLRT; F. Quadri: direttore dell’ONC, Mendrisio; Aannibale Rabaglio: direttore del Penitenziario Cantonale La Stampa; Anastasio Anastopulos: psichiatra; Damiano Castelli: medico; Sulmoni: delegato di Polizia; Pierluigi Crivelli: direttore dell’Ospedale Italiano, Lugano; Jean Pierre Enderli: psichiatra; Walther Schneider: assistente sociale; Andrea Mazzoleni: infermiere psichiatrico, ONC Mendrisio; Callisto Caldelari: sacerdote; Sergio Salvioni: gran consigliere, PLRT; Adrian Mutt: assistente sociale Aebi Haus; Kare Deissler: psichiatra; Ambros Uchtenagen: psichiatra; Christoph: medico del Centro Drop In, Zurigo; Jean Pierre Ramper: medico, Zurigo.
A pagina 33 del settimanale «Teleradio» in edicola per la settimana dal 17 al 23 maggio 1980 si presentava l’inchiesta con queste parole:
La piaga sociale nei prossimi anni in Svizzera rimarrà l’alcool. Ma da qualche anno prende sempre più consistenza il fenomeno dell’uso e dell’abuso di stupefacenti, in particolare di droghe pesanti quali l’eroina. Anche la Svizzera italiana non sfugge a questo fenomeno e si è sempre in attesa che l’autorità politica intervenga per la messa a punto di strutture adeguate per il recupero dei tossicomani. Ma chi è «drogato»? Un criminale, un malato o una persona che non riesce, per diversi motivi, ad entrare nel mondo degli adulti? Che cosa è stato fatto realmente? Quali le difficoltà insite dietro il fenomeno della droga? Alcuni «drogati» racconteranno come vivono, perché si bucano, perché non riescono o addirittura non vogliono smettere. Sono alcuni interrogativi ai quali la puntata odierna di «Argomenti» tenterà di rispondere, alla luce di alcuni tentativi di ricupero tentati nella Svizzera Interna, che potrebbero essere di aiuto anche per la Svizzera Italiana.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.