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L’ambulante postale: quando sul treno in corsa si smistava la posta

Giorgio Donini
Atte-Museo della Memoria

Articolo uscito il 28.03.2013, sul periodico "Il Lavoro"

Un lavoro scomparso, quello dei postini ambulanti che smistavano la posta sul treno in viaggio da Chiasso a Basilea.

L’ultimo postino ambulante della Svizzera ha terminato il suo lavoro nel 2014. Un mestiere faticoso, che iniziava già con il carico dei pesanti sacchi postali sul vagone, e proseguiva con lo smistamento delle lettere , la divisione della corrispondenza per genere e destinazione…il tutto di notte, sul treno in corsa, che non aveva ancora l’assetto variabile di oggi.

L’ambulante postale, uno di quei mestieri ormai andati scomparsi ma che hanno segnato la vita lavorativa di molte persone. Solo alla stazione di Chiasso ve ne erano una ventina attivi, tra essi Mario Fumagalli, di Morbio Inferiore.

Il nostro interlocutore, classe 1936, è di formazione pasticciere, lavoro che ha esercitato tra il 1951 e il 1959, prima di entrare alle dipendenze delle FFS per 2 anni a Zurigo. In seguito nel 1961 gli si presenta l’opportunità di far parte di un’altra Regia Federale, le PTT. L’occasione è allettante e inizia la sua attività come postino. Da postino ad ambulante postale Nel 1973 decide di candidarsi come ambulante postale, spinto si dalla paga leggermente superiore, ma anche dalla sua passione per la geografia. Per svolgere questo lavoro al meglio, vi era una formazione interna della durata di un anno, incentrata soprattutto sulla conoscenza geografica della Svizzera. L’esame conclusivo non era certamente dei più semplici, ma l’entrata in vigore nel 1964, dopo l’Esposizione Nazionale di Losanna del NAP (numero di avviamento postale), aveva semplificato le cose. Inoltre arrivarono le prime macchine per la spartizione, che fecero perdere valore alla professione. (…)

Autore articolo: Giorgio Donini

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Archivio Museo della Memoria: MDM0249

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2 maggio 2021
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