Il mulino di Cagiallo
Il mulino di Cagiallo
Un importante acquisto che mancava in Capriasca.
Piercarlo Besomi di Cagiallo racconta del mulino meccanico acquistato nel 1919 da suo padre Piero per ovviare alla mancanza di mulini nella Capriasca, dove gli abitanti di questa zona erano costretti a portare il grano da macinare a Cureglia; fatto che richiedeva tempo e fatica poiché il trasporto avveniva nelle gerle portate sulle spalle, con dei carretti oppure con i muli.
Il nuovo mulino fu collocato a Cagiallo nella casa paterna e lì venivano macinati granoturco e frumento separandoli dalla pula.
Tutti in famiglia sapevano far funzionare il mulino, anche i bambini di Piero Besomi , falegname, che mentre i figli erano a scuola si dedicava al lavoro nel mulino, attività che lasciava poi ai suoi figlioletti quando tornavano dalla scuola, per poter esercitare la sua professione nella piccola falegnameria.
Con competenza descrive tecnicamente il mulino che funziona a elettricità e lo mette in moto per macinare del granoturco.
Conclude mostrando i vecchi registri dove venivano annotate tutte le macinature dei cereali che i contadini portavano al mulino.
Il mulino di Cagiallo restò in attività fino al 1961. In seguito il grano da macinare venne sempre meno e nel medesimo anno, in assenza di Piercarlo Besomi, il mulino venne venduto dal fratello a un contadino di Cugnasco che lo utilizzò per macinare il grano per foraggiare il bestiame.
Ma Piercarlo ebbe sempre un po' di nostalgia per questo prezioso macchinario con il quale da bambino aiutava suo padre, e un giorno lo rintracciò. Dopo aver constatato che era fermo da un paio d’anni, trattò un prezzo con la proprietaria e se lo riportò a Cagiallo, tenendolo in un ripostiglio nella sua abitazione, fino al 2002.
Nel novembre dello stesso anno ne parlò con un docente e venne così deciso, grazie anche all’interessamento del direttore, di sistemare il mulino nella Scuola media di Tesserete.
La parte meccanica era ancora funzionante, infatti si dovette intervenire unicamente sulle parti in legno.
Il mulino si trova tuttora (2016) in questa struttura e, quando si presenta l'occasione, qualche sacco di grano viene ancora macinato a scopo didattico alla presenza degli allievi.
GLI AUTORI
Tiziano Klein, video autore per passione, presiede sempre con entusiasmo e spirito di squadra il VAL (Video Autori Lamone-Cadempino), associazione da lui fondata nel 2013, che organizza serate con altri addetti ai lavori e promuove incontri con diversi appassionati con lo scopo di scambiarsi informazioni tecniche e consigli. È sempre attivo e alla ricerca di soggetti regionali che approfondisce con grande spirito analitico. Ha partecipato a diversi concorsi a livello ticinese e estero con apprezzabili successi quali: “Bavona” e “La festa dei pastori” per il Festival alpino organizzato da Arge Alp a Salisburgo e da Swiss.Movie, “La ciotola di legno”, per UNICA, Festival mondial des cinéastes non-professionnels a San Pietroburgo.
Sergio Brugnoli è di Pregassona. Video autore e socio del VAL (Video Autori Lamone-Cadempino) è pure fotografo dilettante da lunga data.
Ha iniziato a filmare con cassette Super 8, per passare a VHS C, cassette mini DV e infine con videocamere HD. Anche per la fotografia è passato da macchine fotografiche con pellicola, con dischetti 3.5”, digitali poi a macchine Reflex.
Con Tiziano Klein ha collaborato per i film: “Il Mulino di Cagiallo” e “Ul puiat da Bedan” (la carbonaia di Bedano) .
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Archivio Museo della Memoria: MDM0109
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.