Patricia Highsmith in Vallemaggia
Patricia Highsmith in Vallemaggia
Girato ad Aurigeno, questo servizio di Matteo Bellinelli andò in onda il 12 novembre 1982 nel programma televisivo «Incontri - Fatti e personaggi del nostro tempo» con il titolo Gli equivoci dell’ambiguità. È un incontro con la scrittrice statunitense Patricia Highsmith.
Tra le più grandi autrici noir e thriller del XX secolo, Patricia Highsmith nacque nel 1921 in Texas. Il successo arrivò in giovane età, quando il suo primo romanzo — Strangers on a train, 1949 — fu scelto da Alfred Hitchcock per girare l’omonimo film. Scrisse anche Ripley’s game che ispirò Der amerikanische Freund di Wim Wenders (1977) e Il talento di Mr. Ripley (titolo italiano, 1999) con Matt Damon e Jude Law. Nel corso della carriera firmò oltre una trentina di volumi e dal 1982 scelse Tegna come sua residenza. Trascorse così nell’alto Ticino gli ultimi quattordici anni della sua vita, prima di morire nel 1995 a Locarno; oggi riposa nel cimitero del piccolo Comune della val Onsernone.
Alla viglia della messa in onda di questo documento televisivo, a pagina 9 del settimanale «Tele Radio 7» in edicola il 6 novembre 1982 si leggeva:
Da molti critici letterari europei Patricia Highsmith, americana, nata nel Texas sessant’anni fa, è considerata la maggiore scrittrice vivente, un talento letterario a metà strada tra Raymond Chandler e Graham Greene. lo stesso Greene ha scritto che “Patricia Highsmith è una straordinaria scrittrice che ha saputo creare un mondo claustrofobico e irrazionale nel quale si penetra con un senso di pericolo personale”. E il critico letterario del serissimo Times ha aggiunto che grazie a Patricia Highsmith la letteratura del crimine è, finalmente. buona letteratura. Patricia Highsmith ama il silenzio e la solitudine (per chi scrive, non disperdersi negli altri è anche una necessità). Ha scelto di vivere nel cuore di una valle ticinese, lontana dal mondo violento e ossessionante che descrive in modo allarmante e sofisticato nei suoi libri. Che non sono veri e propri gialli; e tantomeno sono libri del terrore. Sono storie di vite e di crimini che sarebbe possibile definire quotidiane perché apparentemente banali e tragicamente ineluttabili. A Patricia Highsmith non interessano i perché di un crimine, ma il senso di colpa che ne consegue.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.