Il cancro del castagno negli anni Settanta
Il cancro del castagno negli anni Settanta
Il cancro corticale del castagno è causato dal fungo Cryphonectria parasitica (già conosciuto come Endothia parasitica). L’agente patogeno è originario dell’Asia Orientale dove a causa della resistenza dei locali castagni giapponese (Castanea crenata) e cinese (Castanea mollissima) esercita solo una debole azione parassitaria. All’inizio del XX secolo il fungo fu accidentalmente introdotto negli Stati Uniti con postime di castagno orientale, dando origine a una pandemia che nel giro di 30 anni distrusse quasi completamente gli estesi popolamenti di castagno americano della parte orientale degli Stati Uniti. Nel 1938 la malattia fu scoperta anche in Europa, nell’entroterra di Genova (Italia). A partire da quella data l’epidemia si diffuse rapidamente in tutta Italia e nei Paesi vicini. In Svizzera la prima segnalazione del cancro corticale del castagno risale al 1948 sul Monte Ceneri, mentre nel 1952 si contavano già almeno 41 focolai in diverse zone del Ticino.
Questo servizio andato in onda il 20 aprile 1976 nella trasmissione televisiva «Agricoltura, caccia e pesca» è stato realizzato da Plinio Grossi. La domanda di fondo era: «il pericolo è passato?» Per analizzare la situazione, Grossi intervistò alcuni specialisti in materia: Giovanni Bazzigher, dell’istituto federale di Birmensdorf; Jean Philipp Schutz, ingegnere dell'istituto federale di Birmensdorf; Giulio Benagli, ispettore forestale; Aldo Antonietti, ispettore forestale federale; Cino Grandi, ingegnere forestale capo.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.