Le informazioni di membri e visitatori sono analizzate in modo anonimo per fornire il miglior servizio possibile e rispondere a tutte le esigenze. Questo sito utilizza anche dei cookies, ad esempio per analizzare il traffico. Puoi specificare le condizioni di archiviazione e accesso ai cookies nel tuo browser. Per saperne di più.
È online la nuova piattaforma nazionale: historiaHelvetica.ch

Il destino delle ferrovie regionali: Bellinzona-Mesocco

26 maggio 1972
RSI Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

All'inizio del XX secolo, l'incremento del turismo e le promesse di sviluppo economico avevano favorito la costruzione di numerose ferrovie regionali, per collegare le vallate della Svizzera italiana con la rete ferroviaria nazionale e internazionale. Furono allora inaugurate le linee Locarno-Bignasco e Bellinzona-Mesocco nel 1907, Lugano-Tesserete nel 1909, Lugano-Cadro-Dino e Biasca-Acquarossa nel 1911, Lugano-Ponte Tresa nel 1912; inoltre, dal 1910 la ferrovia del Bernina collegava la Val Poschiavo con la Valtellina e l'Engadina.

Molte di queste linee sono state smantellate intorno al 1970, con trasferimento del traffico merci e passeggeri dalla rotaia alla strada. Un tempo simbolo di modernità, esse apparivano nell'era della motorizzazione generalizzata come testimonianze di un passato romantico. In Ticino, la rinuncia alle ferrovie locali è stata generalmente vista come un tributo necessario al progresso della mobilità individuale e collettiva. I Mesolcinesi hanno invece interpretato la soppressione della loro ferrovia come il preludio ad un'emarginazione economica della regione, amareggiati per il disinteresse federale e la mancata solidarietà ticinese. La linea del Bernina, che fino agli anni sessanta rimase l'unico collegamento aperto tutto l'anno tra Poschiavo e il resto del Cantone, ha invece conservato la sua importanza per l'economia locale ed ha conosciuto un rinnovato interesse quale itinerario turistico.

Indicizzazione delle sequenze:

0'01''-6'53 L'ultimo viaggio in treno tra Mesocco e Bellinzona

Inagurata nel 1907 quale segno tangibile di modernizzazione e progresso, la linea ferroviaria Bellinzona-Mesocco, viene soppressa nel 1972 per decisione delle autorità federali, tra il rammarico e il risentimento della popolazione mesolcinese. Il trasporto dei passeggeri sarà effettuato con autopostali. Della ferrovia rimarrà soltanto un poco frequentato binario industriale tra Castione e Cama, ripristinato qualche decennio dopo per corse turistiche durante i fine settimana estivi.

Immagini dell'ultimo viaggio (26 maggio 1972)e interviste con

- Mario Lampietti, testimone dell'inaugurazione ufficiale della ferrovia il 27 luglio 1907;

- Elena Toschini, per 33 anni capostazione di Soazza;

- Attilio Mengoni, di S. Vittore, utente "nostalgico" del treno.

Questo servizio di Osvaldo Benzi andò in onda il 26 maggio 1972 nella trasmissione "Il Regionale". Documenta le ultime corse per il trenino della Ferrovia Bellinzona-Mesocco che, malgrado il parere contrario dei mesolcinesi, fu messo in pensione per decisione del Consiglio Federale. Gli intervistati sono: M. Lampietti: testimone dell'inaugurazione della Ferrovia Bellinzona-Mesocco; E. Toschini: capostazione di Soazza; A. Mengoni: abitante di San Vittore.

Devi essere registrato in per poter aggiungere un commento
Non ci sono ancora commenti!
1 marzo 2017
2,158 visualizzazioni
1 like
0 preferiti
0 commenti
4 dossier
00:06:48

Le nostre vite: un secolo di storia degli svizzeri attraverso le loro immagini

La rete:
Sponsor:
11,514
3,163
© 2024 di FONSART. Tutti i diritti riservati. Sviluppato da High on Pixels.