Affreschi di S. Maria del Castello a Mesocco – San Giorgio e il drago
Affreschi di S. Maria del Castello a Mesocco – San Giorgio e il drago
Nella fascia centrale tutto a sinistra appare San Giorgio (patrono di Lostallo) che ferisce il drago. Secondo la leggenda il drago terrorizzava gli abitanti di Selem o Silena in Libia e per placarlo gi abitanti, finite le pecore, dovevano offrirgli in sacrificio dei giovinetti tirati a sorte. Un giorno tocca alla figlia del re, e qui interviene San Giorgio che ferisce il drago dicendo poi alla principessa di legare la sua cintura al collo della bestia per poi trascinarlo in città dove verrà ucciso. Qui appunto San Giorgio ferisce il drago mentre la principessa ha in mano la cintura da legargli al collo.
Informazioni generali: La chiesa romanica di S. Maria del Castello è probabilmente stata edificata già nel primo millennio. Analisi dendrocronologiche indicano che un legno usato nel campanile risale al 1038. Chiesa a navata unica rettangolare con un coro chiuso ad abside poligonale con volta a crociera. Sulla parete esterna (ovest) un monumentale affresco di San Cristoforo che porta Gesù Bambino attraverso il guado.
La parete nord è interamente coperta da affreschi attribuiti alla bottega del Maestri Seregnesi e databili attorno al 1460, quindi verso la fine del medioevo. Vi sono rappresentarti scene della passione in alto, figure di santi e l’adorazione dei magi in mezzo e nel terzo inferiore una delle meglio conservate raffigurazioni dei mesi dell’anno: interessanti perché permettono di aprire una finestra sulle attività del tempo, ma anche sugli abiti, suppellettili e attrezzi usati allora.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.