Chiasso in prima linea, all’inizio della Grande Guerra
Chiasso in prima linea, all’inizio della Grande Guerra
L'ARTICOLO DI ALESSANDRO ZANOLI É APPARSO SUL NUMERO DEL 24 FEBBRAIO 2014 DI AZIONE
LA CITTADINA DI CONFINE AGLI ONORI DELLA CRONACA POCHI GIORNI DOPO L’INIZIO DEL CONFLITTO NEL RACCONTO DI ISIDORO ANTOGNINI.
La dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia, il 28 luglio del 1914, fu seguita a tre giorni di distanza da quella della Germania a Francia e Russia. La Svizzera si poneva in posizione neutrale rispetto al conflitto tra le potenze europee. Fece scattare il 1. agosto la mobilitazione generale delle sue truppe, in prospettiva di difesa dei confini nazionali.
Il primo problema con cui fu confrontata, però, non fu di ordine militare. E, soprattutto, fu il Canton Ticino a trovarsi in una posizione di particolare emergenza. Il «Corriere del Ticino» del 3 agosto 1914, riportando le prime corrispondenze legate alla situazione bellica, racconta di come andasse configurandosi la situazione alle nostre frontiere settentrionali: «Tutte le vie che dalla Germania conducono in Svizzera sono state sbarrate militarmente (…) soldati tedeschi hanno innalzato delle barricate per mezzo di veicoli di ogni specie, camions, vagoni, ecc… ed hanno legato il tutto con catene solidissime intrecciandovi reti di filo di ferro (…)
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Archivio Museo della Memoria: MDM0066
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.