Avegno Un patriziato Un paese Una e tante storie
Avegno Un patriziato Un paese Una e tante storie
Casa editrice: Salvioni SA arti grafiche, Bellinzona
Autore pubblicazione: Renato Ramazzina
Anno pubblicazione: 2012
Il Patriziato di Avegno è un ente ticinese, situato nel Comune di Avegno-Gordevio. È uno dei tanti patriziati che per storia, tradizione ed evoluzione rassomiglia alla gran parte dei patriziati ticinesi. Sono le sue genti, così come la particolarità della sua morfologia e della collocazione geografica nel Circolo della Maggia, nel distretto di Vallemaggia, ad aver fatto e a fare ancora oggi la differenza.
“A ghé più nissügn ca frànca un sasc”, mi disse Andrea Jori sul sentiero dei Mont fòra. Che grande e profonda storia sta dietro questa espressione!
Occorre dunque conoscere per sapere, sapere per capire, capire per poter apprezzare e apprezzare per amare questo territorio e la sua gente.
L’ attenzione e la considerazione che il lettore vorrà dedicare a questo scritto e a queste immagini è il più grande riconoscimento esprimibile di fronte ai valori che le rimembranze del passato continuano a trasmetterci.
Una delle prime cose che le persone curiose si chiedono quando si parla di un Comune è l’etimologia del suo nome: Avegno, in dialetto Avégn. Un nome che sembrerebbe non avere legami concreti con qualche cosa di tangibile esistente nel Patriziato.
Negli scritti d’archivio, in anni diversi, troviamo parecchie versioni come, Vegnio, Vegno, Vengno e Venio, probabilmente dovute più all’immaginazione o alla perizia della penna di chi scriveva, che non a una denominazione in quel momento esattamente definita.
Secondo il repertorio toponomastico ticinese, l’ipotesi etimologica più accreditata riconduce all’aggettivo latino ABIEGNU, che significa “abetino, relativo all’abete”. Possiamo pensare, in generale, all’abete bianco tipico della Vall di Cròat o alla presenza sporadica dell’abete rosso sul resto del territorio. Ma, in questo senso, il bosco di faggi risulta oggi molto più esteso e dominante. Forse un tempo non era così, poiché i faggi hanno fatto la loro comparsa solo molto più tardi. In fondo all’ovigh della Costa, ben sotto il Söö, ci sono ancora alcuni abeti secolari, rimasti in piedi grazie al fatto di essere stati fuori mano per il taglio e la trasformazione in travi. Essi sono la rimanenza di un’abetina potenziale estesa perlomeno su tutto il fianco a bacìo della Vall do Ri grand.
E se il nome Avegno provenisse dal fatto che, chissà quante volte al giorno, chiamando qualcuno ci si sente rispondere “à vègni !”?
E se fosse una conseguenza della spiegazione che vuole situare geograficamente il villaggio? Infatti dopo Pònt Bròla “a Vègn” Gordèv.
A tutti l’augurio di una buona e proficua lettura.
Renato Ramazzina
Patrizio di Avegno, Terra di Dentro
Luigi Pedrazzini
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Tiziano Zanetti
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Fausto Moretti
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Archivio Museo della Memoria: MDM0467
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L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.