La nuova “Via Crucis” di Comologno
La nuova “Via Crucis” di Comologno
Il libro LA “NUOVA VIA CRUCIS” DI COMOLOGNO,
pubblicato nel 2013 non deve illuderci. La costruzione delle cappelle, fatta eseguire da privati, risale alla seconda metà del 1700 e i dipinti vennero eseguiti nel 1772. Non ci sono delle precise indicazioni circa il nome del pittore e dei pittori, che eseguirono i dipinti.
Già nel corso del 1800, con il passare degli anni, per l’incuria dei proprietari, per gli effetti negativi degli agenti atmosferici e altre cause, le cappelle caddero in uno stato rovinoso.
Nel secolo scorso, si manifesta il desiderio da ridare una nuova vita alla VIA CRUCIS. Nel 1927, in seguito alla revisione della mappa, le cappelle vengono inscritte nei Registri censuari, come proprietà comunale. Due anni dopo, le stesse sono censite nell’elenco dei Monumenti storici e artistici del Canton Ticino. Negli stessi anni si istituisce una Commissione per il restauro delle cappelle, la quale nel 1934-35 fa riedificare tre cappelle scomparse e il restauro delle altre. Purtroppo per varie difficoltà e per il periodo della seconda guerra mondiale, l’esecuzione di nuovi dipinti venne rimandata nel tempo. Subito dopo il periodo bellico, la commissione si riattiva e nel 1952 si procede ai nuovi affreschi, affidando l’esecuzione a quattro artisti ticinesi.
Il libro sopra citato, con testo in italiano e tedesco, realizzato per iniziativa dell’Associazione Amici di Comologno in collaborazione con le edizioni Topik, oltre alla storia della Via Crucis, presenta un testo di analisi degli affreschi di Beretta, Marioni, Salati e Salvioni, redatto dalla storica d’arte Maria Wild. Il volume che è pure arricchito con contributi di vari autori, fa scoprire anche altre testimonianze artistiche e culturali della valle Onsernone.
Nel corso di quest’ultimi anni, sono state eseguite delle importanti opere di restauro murario e pittorico, sotto l’esperta guida dell’architetto Maria Rosaria Regolati e sostenute da contributi di enti pubblici e privati.
Autore libro: Associazione Amici di Comologno
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Archivio Museo della Memoria: MDM0466
Foto
ALBERTO SALVIONI STAZIONE I GESÙ CONDANNATO A MORTE
ALBERTO SALVIONI STAZIONE II GESÙ CARICATO DELLA CROCE
ALBERTO SALVIONI STAZIONE III GESÙ CADE PER LA PRIMA VOLTA
ALBERTO SALVIONI STAZIONE IV GESÙ INCONTRA LA SUA SS. MADRE
EMILIO MARIA BERETTA STAZIONE V GESÙ AIUTATO DAL CIRENEO
PIETRO SALATI STAZIONE VI GESÙ INCONTRA LA VERONICA
PIETRO SALATI STAZIONE VII GESÙ CADE PER LA SECONDA VOLTA
PIETRO SALATI STAZIONE VIII GESÙ CONSOLA LE PIE DONNE
PIETRO SALATI STAZIONE IX GESÙ CADE LA TERZA VOLTA
EMILIO MARIA BERETTA STAZIONE X GESÙ SPOGLIATO ET ABBEVERATO DI FIELE ET ACETO
MARIO MARIONI STAZIONE XI GESÙ INCHIODATO ALLA CROCE
MARIO MARIONI STAZIONE XII GESÙ MUORE IN CROCE
MARIO MARIONI STAZIONE XIII GESÙ DEPOSTO DALLA CROCE
EMILIO MARIA BERETTA STAZIONE XIV GESÙ POSTO NEL SANTO SEPOLCRO
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.