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1/12 Sviluppo del contrabbando come risposta al razionamento

2016
Cristina Kaufmann
Museo del Sasso del San Gottardo

La prima guerra mondiale si concluse e venne stipulato il Trattato di pace di Versailles, sia vincitori che sconfitti dovettero adeguarsi alle nuove direttive e accettare i compromessi imposti dal trattato. Si sviluppò un malcontento generale in tutta Europa, soprattutto in Germania e Austria alle quali venne addossata la responsabilità della prima guerra mondiale. Questo significava dover pagare una cifra esorbitante d’indennità di guerra.

In questo clima d’insoddisfazione, si avviò l’ascesa del partito nazionalsocialista di Adolf Hitler che il 30 gennaio 1933 diventò cancelliere del Reich. La politica di guerra di Hitler divenne pian piano chiara. A marzo del 1938 la Germania annetté l’Austria, in marzo occupò l’intera Cecoslovacchia e il 1 settembre 1939 varcò il confine della Polonia.

A questo punto Francia e Inghilterra dichiararono guerra alla Germania. Anche la Svizzera dovette prendere dei provvedimenti: il Consiglio federale il 29 agosto 1939 mobilitò a titolo preventivo le truppe di frontiera, il 30 agosto 1939 venne eletto il generale Henri Guisan che sviluppò la strategia del ridotto nazionale, mentre la popolazione rimanente si dovette adeguare alla nuove esigenze dell’economia di guerra. Nel giugno 1940, con l’annuncio della sorprendente caduta della Francia e l’entrata in guerra dell’Italia a fianco della Germania, la Svizzera si ritrovò completamente circondata dalle potenze dell’Asse. Il 2 settembre 1939, dopo aver giurato fedeltà alla patria, circa 450’000 svizzeri furono chiamati alle armi per la mobilitazione generale.

Vedi il pannello cliccando qua

Archivio Museo della Memoria: MDM0270

Foto:

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Svizzera circondata

(C) CHPM, Centre d‘histoire et de prospective militaires

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Operazione Tannenbaum - piano d’invasione dell’esercito tedesco, 1940

(C) HPM, Centre d‘histoire et de prospective militaires

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Operazione prevista per l’occupazione del Ticino

(C) CHPM, Centre d‘histoire et de prospective militaires

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Piano di smembramento della Svizzera a favore dell’Italia, Francia e Germania

(C) Archivio del Posto guardie di confine Lugano

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Minaccia e pericolo in Ticino?

(C) Sprachspiegel Band 12/1956 Heft 2, Schweizerische Verein für die deutsche Sprache (SVDS)

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Partiamo affamati e ritorneremo con i carri armati

(c) Associazione Rivista Militare Svizzera di lingua italiana

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Rapporto del Generale

(C) Archivio del Posto guardie di confine Lugano

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Il neoeletto Generale Henri Guisan

(C) Archivio del Posto guardie di confine Lugano

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Giuramento alla patria

(c) Ringier Dokumentation Bild ( RDB)

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Giuramento alla patria

(c) Archivio del Posto guardie di confine Lugano

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Giuramento alla patria

(c) Associazione Rivista Militare Svizzera di lingua italiana

Vai al dossier La seconda guerra mondiale in Ticino – sviluppo del contrabbando come risposta al razionamento cliccando qua.

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30 ottobre 2021
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Le nostre vite: un secolo di storia degli svizzeri attraverso le loro immagini

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