Il monumento ai caduti italiani nel cimitero di Stabio
IL MONUMENTO DEI FRATELLI RIGOLA A STABIO
Al termine del primo conflitto mondiale ogni località del Paese contava a decine e centinaia le giovani vittime, spezzate da una follia che aveva attraversato tutta l’Europa e che aveva mutilato un’intera generazione.
Una vena d’immenso cordoglio irruppe in ogni regione e in questo stato d’animo sorsero ovunque comitati per la commemorazione dei caduti.
La morte non aveva distinzioni e anche la più remota località del Paese, anche quella più lontana dai campi di battaglia, aveva pagato il suo tributo di sangue. Annullando le distanze, le lingue e le abitudini la guerra aveva riscritto il destino di milioni di individui.
Sebbene la Svizzera fosse neutrale, anche il Cantone Ticino aveva avuto le sue vittime da commemorare: difatti, l’entrata dell’Italia nel conflitto non solo aveva sancito l’arruolamento dei giovani connazionali residenti oltreconfine, ma aveva anche visto l’arruolamento di volontari Ticinesi nell’esercito italiano.
Come in ogni parte d’Europa, anche qui le manifestazioni di cordoglio culminarono nella realizzazione di monumenti dedicati alla memoria dei caduti per la cui realizzazione furono chiamati gli scultori più affermati: tra questi i fratelli milanesi Carlo e Luigi Rigola. Allievi di Giuseppe Pogliaghi da qualche tempo si erano trasferiti a Cantù, dove avevano aperto una fonderia artistica. Dei Rigola è l’altorilievo in bronzo dedicato ai sei militi caduti sul fronte italiano collocato in una cappella del cimitero di Stabio.
Promosso dalla Società italiana Pro Patria, espressione della numerosa colonia italiana residente, il monumento fu inaugurato domenica 6 maggio 1923 alla presenza dell’intera popolazione del paese, palesemente simpatizzante della causa italiana durante la guerra. Una figura di donna a grandezza naturale tiene in mano il libro della Storia sulla cui copertina sono incise le date 1915-1918, con l’altra porge una corona alla lapide ove sono scolpiti i nomi dei sei caduti - Minoretti Antonio, Marinoni Arnoldo, Brugnoni Francesco, Rapelli Battista, Bartesaghi Vittorino.
La recente attribuzione del monumento ai Rigola – dovuta alle ricerche di Anna Molella, autrice della tesi I fratelli Rigola e la loto attività in Liguria – allarga la nostra conoscenza sull’opera dei due scultori milanesi.
Tratto da: CANTURIUM – Periodico di storia, arte e ambiente del canturino e del comasco, no. 49, luglio 2016, articolo di Tiziano Casartelli.
Articolo apparso sul Dovere sull'inaugurazione del monumento.
Bozzetto del monumento.
Monumento.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.