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Santino Bianchi da Stabio 1848- 1923
Bianchi Santino. Stabio 1° novembre 1848 (nell’archivio parrocchiale si trova la registrazione del battesimo di Santino avvenuta il 1° novembre 1848. I genitori erano Venero Bianchi e Ursula Perucchi); Torino 28 febbraio 1923. All’età di undici anni si trasferisce a Genova con il padre che lo colloca in una bottega di marmista affinché impari il mestiere. Dopo aver viaggiato per diverse città italiane, nel 1870 di stabilisce a Torino dove prosegue gli studi all’Accademia Albertina sotto la guida di Odoardo Tabacchi. Autore del monumento a “Vittorio Emanuele II°” (1884) ad Asti, a lui si deve anche quello con lo stesso soggetto a Vercelli. A Torino espone alla Promotrice di Belle Arti del 1876 e al circolo degli Artisti nel 1891.
Tratto dal Dizionario degli scultori italiani dell’ottocento e del primo novecento. Contributo di Alfonso Panzetta.
Santino figura quale artista italiano sull'elenco fatto da Nino D'Althan nel 1902.
Sulla Gazzetta Ticinese appare questo trafiletto il 28 agosto 1887, ripreso dalla Gazzetta Piemontese.
Sul Corriere del Ticino del 7 gennaio 1893 viene ripreso un articolo apparso sulla Gazzetta Piemontese.
Il monumento a Vittorio Emanuele II°, sia quello di Asti sia quello di Vercelli è stato soggetto per delle cartoline, eccone tre.
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L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.