L'invenzione del Ticino
L'invenzione del Ticino
Due secoli fa non esistevano né il Ticino come paese, né i ticinesi come comunità. Gli otto baliaggi svizzeri a sud delle Alpi erano stati riuniti in due prefetture elvetiche nel 1798 e poi elevati al rango di cantone, cioè di Stato della Confederazione elvetica nel 1803, per volontà di Napoleone Bonaparte. Il Ticino nasce come paese povero e diviso, come Stato privo di mezzi e sottoposto a forti condizionamenti esterni.
Nel sistema napoleonico (1803-1813) il Ticino risente negativamente del fatto di appartenere ad una Confederazione vassalla della Francia: dove fornire soldati per le guerre europee e sopportare i contraccolpi della guerra economica. Nel 1810 il cantone viene occupato militarmente e se ne ipotizza lo smembramento.
Caduto Napoleone, il Ticino attraversa una crisi gravissima nel 1814: al contrasto tra il Sopra e il Sottoceneri, si aggiunge la volontà secessionista della Leventina, sedotta dalle promesse di "democrazia alpina" degli urani. Alla tutela napoleonica succede quella della Santa Alleanza, decisa a soffocare i movimenti liberali e le aspirazioni democratiche. Fino al 1830, il Ticino è governato in modo autoritario da pochi notabili. Quel regime, simboleggiato dal landamano Giovan Battista Quadri, avversa la libertà di stampa, neglige l'istruzione pubblica e mantiene il segreto sugli affari di Stato; cerca però di favorire lo sviluppo economico e di contribuire all'unificazione del Cantone, promovendo la costruzione di una rete stradale, completata dalla navigazione a vapore sui laghi.
In nome della libertà di stampa, di maggiori diritti per i cittadini e di iniziative statali di pubblica utilità, il parlamento elabora nel 1830 una riforma della Costituzione in senso liberale e democratico che susciterà entusiasmi e qualche illusione, dando pure inizio alla rivalità politica tra due embrionali schieramenti politici: i liberali e i conservatori.
Indicizzazione delle sequenze:
Ritratto del nuovo Cantone (1'00-6'15'')
I compiti del nuovo Stato (6'16''-9'03'')
All'ombra di Napoleone (9'04-17'59'')
Promesse urane e malcontento leventinese 17'59-22'02
1814: un anno difficile 22'03''-27'20
Il Ticino sotto un regime autoritario (27'20''-31'08'')
Le strade e il vapore (31'09-35'55'')
La svolta liberale del 1830 (35'56''-42'09'')
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.