Il bel ristorante panoramico al piano attico della “casa torre” a Cassarate
Il bel ristorante panoramico al piano attico della “casa torre” a Cassarate
La presenza dei personaggi qui ripresi nella unica e solo foto, (polaroid) che ho recuperato, sulla allora bellissima e frequentatissima terrazza panoramica del ristorante posto in cima alla casa Torre di via Castagnola a Cassarate, fanno parte della mia famiglia e possono avere poca importanza ai più; vediamo lo zio Emilio Olgiati (Puci) conduttore sui tram della vecchia Lugano, zia Gina Devecchi-Pescia, vedova Lisio, usciere comunale di Castagnola, sulla destra, Nives Bernasconi-Gadoni (1929 ) coiffeur, con la capigliatura “corvina” , e al centro, il fratellino Daniele “tirato a lucido” che festeggiava il suo 10 compleanno, oggi 70'enne e pensionato, dopo la scuola dei pittori a Lugano (oggi CSIA) e a 18 anni, ha da sempre abitato nella svizzera interna, prima a Zurigo ed in seguito ad Appenzello Interno poi, aprendo, il proprio studio di grafica e fotografico (visualeast.ch). Da vari da anni era stato designato dalla città, fotografo per documentare la frequentatissima "Landsgemeinde", ed il 20 aprile 2018, ebbe il privilegio e l’incarico di accompagnare, in lingua, (italiano/dialetto) in occasione della sua presenza e partecipazione alla frequentatissima manifestazione popolare, l'ospite principale e di “ fresco di nomina” il ticinese, Consigliere Federale Ignazio Cassis, e come Egli ha postato sui social: "una democrazia diretta nella sua forma originale e atmosfera fantastica"
La casa Torre, fu inaugurata nel ‘ 57, su progettò dell’architetto Rino Tami, la terrazza panoramica, era luogo ambito dai turisti, ma particolarmente dai locali, occasione, per segnare eventi e godere di una vista imprendibile sul bel Ceresio, la città di Lugano, il San Salvatore, il Lido e a est, la nostra bella collina del monte Bre’ . Per il sottoscritto, ma non solo, fare una “ figurona” con amici e “ colpo con la morosa”, specialmente, se questi scendevano dal nord del Gottardo. Non ricordo il nome del gerente di allora, ma ricordo bene il cognome del custode del palazzo, un certo Danner, il cui figlio, frequentava la nostra stessa scuola lì a due passi, mentre suo figlio Randy, é espatriato in USA nella Los Angeles” (vedi Rsi).
Personaggi a parte, la fotografia, risulta interessante per il semplice fatto che si può notare, come la collina verso Ruvigliana-Castagnola, risulti boschiva e priva di costruzioni, mentre pìù in basso sulla destra, si intravvede, affacciata direttamente a lago e su Via Riviera, l’allora albergo Midì-Mafalda, ora ristorante Artè.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.