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L’ultimo “maestrán” di Arogno

21 novembre 2021
Mario Delucchi
Fontana Edizioni

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L’ultimo “maestrán” di Arogno

Edizioni Fontana, Lugano-Pregassona, 2006

Per la scheda del libro clicca qua.

L'autore definisce il libro una libera interpretazione con complementi storici di un memoriale scritto del 1890 da Massimo Cometta, un artista-artigiano estroso e sfortunato vissuto nell'Ottocento. In effetti gli ingredienti del libro sono le vicende di un curioso personaggio calate nel contesto storico del paese di Arogno e in quello più generale del tormentato Ticino di quell'epoca. Una sorta di romanzo-cronaca, ma anche una testimonianza della vita quotidiana di allora.

Massimo Cometta nasce nel 1810. A undici anni il padre lo affida a un artigiano di Rovio emigrante nel Veneto affinché lo avvii all'arte dello stucco. Massimo impara le tecniche della lavorazione della scagliola e del finto marmo e a quattordici anni esegue il suo primo lavoro nella chiesa parrocchiale di Arogno. Parte per Napoli con maestranze intelvesi e lavora nella prestigiosa Basilica di San Francesco di Paola. Il suo sogno è di emigrare in Russia e aggiungersi alle squadre degli Artari di Arogno, ma la sfortuna che lo accompagna sin dalla nascita gli impedisce di realizzare il suo progetto. La sua natura eclettica lo spinge a intercalare al mestiere di stuccatore le attività più disparate: si appassiona alla vita militare, commercia in legna e carbone, amministra una conceria, lavora in una fabbrica di ceramiche, si lancia nella produzione di bachi da seta, in avventure minerarie, in politica. Ad Arogno promuove il teatro, la musica, una scuola di disegno. Il suo è l'animo fiero del patriota che con la sua compagnia di Carabinieri marcia verso Locarno in testa alle truppe liberali nella rivoluzione del 1839, pattuglia il confine quando i Ticinesi sono espulsi dalla Lombardia e partecipa al conflitto del Sonderbund. Nel concitato periodo delle lotte tra liberali e conservatori mette la sua penna al servizio dei primi, realizzando numerose caricature pubblicate nei giornali dell'epoca. In pochi anni perde la moglie e quattro figli, tutti giovanissimi. La morte lo coglie novantenne, nel 1900, quando ormai il mondo sta avviandosi a grandi passi verso la modernità.

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Biografia di Mario Delucchi

Mario Delucchi è nato ad Arogno nel 1940. Dopo gli studi magistrali ha insegnato per undici anni nelle scuole elementari e maggiori di Viganello, assumendone la direzione per un breve periodo. Dal 1973 al 1976 è stato ispettore scolastico nel mendrisiotto e, in seguito, formatore di docenti e coautore di metodologie nel campo della didattica della matematica. Dal 1978 al 1999, anno in cui si è ritirato dalla vita professionale, ha coordinato il settore delle scuole elementari nell’ambito del Dipartimento dell’Istruzione e della Cultura del Canton Ticino.

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L'accompagnatore

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Il Processo di Stabio

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Archivio Museo della Memoria: MDM0602

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22 novembre 2021
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