Echi del tempo – Testimonianze della Valle Morobbia
Echi del tempo – Testimonianze della Valle Morobbia
Retrospettiva storico fotografica sulla valle Morobbia dalla fine del XVIII secolo sino ad oggi.
La valle Morobbia
Valle ticinese, del distretto di Bellinzona, che si estende dal Passo del San Jorio fino a Giubiasco e comprende i comuni di Sant'Antonio, con le frazioni di Carena, Carmena, Melera, Melirolo, Riscera e Pianezzo con la frazione di Paudo. Già in epoca romana la valle collegava il Bellinzonese con il lago di Como.
Nel medioevo Giubiasco e la valle Morobbia formavano una sola vicinanza e si divisero probabilmente nella prima metà del XVI secolo.
Nel 1803 fu costituito il comune politico di Valle Morobbia da cui ebbero origine i comuni di Sant'Antonio, Pianezzo e Vallemorobbia in Piano (unito a Giubiasco nel 18679.
Separatasi dalla chiesa matrice di Bellinzona nel 1600 la valle formò un'unica vice parrocchia. Verso il 1680 si costituirono le due parrocchie autonome di Pianezzo e Sant'Antonio.
Le fonti di sostentamento degli abitanti erano la pastorizia, un'agricoltura poco redditizia e l'emigrazione.
Dal 1464 la famiglia Muggiasca avviò l'estrazione di minerale ferroso dalle miniere di Carena che, a fasi alterne e con cambiamenti di proprietà, proseguì fino al 1831.
Nel XX secolo l'alta valle ha conosciuto un costante calo demografico, mentre sono state costruite numerose residenze secondarie. La maggior parte della popolazione attiva lavora nell'agglomerato di Bellinzona.
Dal 1903 è in funzione la centrale idroelettrica Morobbia che produce energia specialmente per la città di Bellinzona, sfruttando le acque del fiume Morobbia.
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Archivio Museo della Memoria: MDM0085
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.