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Agra. La casa dei tedeschi

15 dicembre 1997
RSI Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

Theo Stich è l’autore di questo servizio andato in onda il 15 dicembre 1997 nel programma televisivo «Rebus». A metà degli anni Novanta, l’ex sanatorio di Agra aveva un futuro incerto. Luogo di cura per la tubercolosi all’inizio del Novecento, divenne centro di attività naziste durante la Seconda Guerra Mondiale. Il documentario ne racconta la storia attraverso le testimonianze di ex dipendenti ed ex pazienti.

Gli intervistati sono: Antonietta Viviani: cameriera; Nardo Adamini: ex sindaco di Agra; Gertrud Eberli: segretaria; Carla Künzli: pasticcera; Hélène Gundert: paziente; Giuseppe Künzli: pittore; Werner Schülen: Hochgebirgsklinik, Davos.

Dieci anni dopo questo servizio televisivo, l’imprenditore Silvio Tarchini acquistò il sanatorio, facendone un resort, nel sito web del quale si legge questa storia dell’edificio:

Il Sanatorio noto come “Deutsches Haus” fu creato nel 1913, con un progetto realizzato dall’architetto svizzero Edwin Wipf, che successivamente seguì anche la costruzione della stazione ferroviaria delle Centovalli in Ticino. Dopo anni di fasto, durante i quali la struttura fu frequentata da numerose personalità note all’epoca, nel 1922 la direzione della clinica fu assegnata al Dottor Hanns Alexander, illustre pneumologo di Dresda, che non nascose il suo orientamento politico filo-nazista, suscitando disagio e disapprovazione tra pazienti e dipendenti della clinica e anche tra la popolazione locale. In quegli anni, la moglie del Dottor Alexander trasformò il parco del Sanatorio in un raffinato giardino pieno di rarità botaniche, venne impiantata una stazione metereologica, furono organizzati concerti e proiezioni cinematografiche, installata un’emittente radiofonica interna gestita dagli stessi ospiti e pubblicata una rivista periodica intitolata “Die Terrasse”. Dopo la sconfitta della Germania nel 1945, la Deutsches Haus subì la pessima fama provocata dall’attività del Dottor Alexander e fu definitivamente chiusa nel 1969. L’edificio rimase abbandonato fino al 2004, anno in cui l’imprenditore Silvio Tarchini acquistò l’intera proprietà ed iniziò i lavori di costruzione del Resort Collina d’Oro, inaugurato ufficialmente a marzo 2013

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28 novembre 2023
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