Gli anni della fame
Gli anni della fame
In Ticino, il suolo adatto alla campicoltura era scarso, ma anche i metodi agricoli tradizionali e i vincoli collettivi sulle terre impedivano uno sfruttamento razionale dei terreni. Predominavano le attività di sussistenza, incentrate su un allevamento caprino e bovino poco redditizio.
Uomini e animali si contendevano i prodotti del suolo. L'alimentazione popolare era misera, monotona e prevalentemente vegetale, a base di mais, patate, castagne, e latticini. Anche la fabbricazione e la conservazione delle derrate soggiacevano a pratiche ataviche e consuetudinarie.
Per l'approvvigionamento della popolazione, il cantone doveva importare gran parte dei cereali panificabili. Il fragile equilibrio tra risorse disponibili e bisogni alimentari era periodicamente compromesso dalle avverse condizioni climatiche o dalla cattiva congiuntura economica: i prezzi aumentavano, cresceva il numero degli indigenti e il paese era confrontato con la penuria e la carestia. Le conseguenze sociali si moltiplicavano drammaticamente: mendicità, rivolte, caccia ai vagabondi o ai presunti affamatori, emigrazione in massa.
Nell'Ottocento il Ticino conobbe due gravi crisi di sussistenza. Un ciclo climatico molto sfavorevole provocò una terribile carestia in tutta la Svizzera nel 1816-17. Verso metà secolo, si manifestò l'ultima micidiale crisi alimentare europea, aggravata nel cantone dalla situazione politica. Il conflitto con l'Austria ebbe infatti come conseguenza un blocco economico del cantone e l'espulsione dei ticinesi dal Lombardo-Veneto, incrementando così l'indigenza, la disoccupazione e il malcontento. I più chiaroveggenti ritenevano indispensabile una riforma agraria, con bonifiche, migliorie e raggruppamenti fondiari, ma per il momento l'unico modo per cercare di sottrarsi alla povertà rimaneva l'emigrazione verso altri continenti.
Indicizzazione delle sequenze:
Arrosto o polenta (1'00''-4'33'')
Carestia e indigenza (4'34''-10'37)
Approvvigionamento e assistenza (10'38''-16'45''21)
Agricoltura e territorio (16'45''22-22'30'')
Fame e rivolte (29'42''-35'08'')
L'Austria affamatrice (35'09''-37'56'')
Bonificare o emigrare (37'57-41'37''03)
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.