Dopo la «nevéra»
Dopo la «nevéra»
Questo servizio di Graziano Terragni andò in onda il 4 gennaio 1987 nel programma televisivo «Ciao domenica». Girato a Caneggio, oggi frazione di Breggia, e in valle di Muggio, documenta la funzione che nel corso della storia ebbero i vecchi edifici di pietra chiamati «nevéra» (o «giazera»), costruzioni circolari usate in passato per conservare gli alimenti col ghiaccio naturale accumulato e per conoscere gli attrezzi tradizionali usati nella pastorizia e la lavorazione dei famosi formaggini della Valle di Muggio, che la famiglia Biffi di Caneggio, a metà degli anni Ottanta, produceva ancora in quantità con la pasta acquistata dai contadini dell'alta valle.
Il Museo etnografico della Valle di Muggio elenca le nevére tra gli edifici rurali tipici della valle di Muggio, descrivendola con queste parole:
La nevèra è una costruzione solitamente a pianta circolare, completamente in muratura e interrata per alcuni metri.
Di notevole interesse sono le nevère con il tetto conico sorretto da una falsa volta in pietra a secco. In Valle di Muggio il MEVM ha recensito una settantina di nevère localizzate perlopiù sugli alpi. In inverno la nevèra viene riempita di neve fino all’altezza della porta in modo da ottenere un ambiente fresco anche durante l’estate.
La funzione di questo edificio è quella di conservare il latte prima di procedere alla scrematura e alla fabbricazione del burro e del formaggio magro.
Si tratta di un oggetto di notevole interesse architettonico presente in tale concentrazione in nessun’altra parte della Svizzera.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.