La Belle Époque dei ticinesi e La storia di Graffina
La Belle Époque dei ticinesi e La storia di Graffina In evidenza
Due articoli riguardanti l’emigrazione ticinese in Sardegna
La Belle Époque dei ticinesi
Uno scrittore racconta come gli emigrati svizzeri hanno segnato la storia di Cagliari con i café chantant.
Arrivarono dai Grigioni e dalla Valle di Blenio i primi imprenditori che hanno “ravvivato” le notti della città sarda.
Una storia straordinaria di intere famiglie che non hanno scordato le radici e hanno creato imprese di successo.
Questo articolo, apparso sul giornale “La Domenica” ha suscitato la mia curiosità. Non avevo mai sentito parlare di emigrazione svizzera in Sardegna.
Ma i documenti confermano che dalla fine del Settecento ai primi del ‘900, tre ondate di giovani in partenza dal Ticino e dai Grigioni, scelsero la Sardegna quale terra di emigrazione.
Luciana Dürig-Sala
La storia di Graffina
L’avventura della più antica torrefazione di caffè in Sardegna, che ha ormai raggiunto i 102 anni, parte da Chiasso, anzi da Berna…..Graffina, originario del Mendrisotto, faceva lo spedizioniere e finita la prima guerra mondiale, poiché soffriva di asma, seguendo il consiglio dei medici decise di fare rotta verso sud. Voleva andare a Catania, ma la nave fece scalo al porto di Cagliari. Stregato dalla città decise di rimanervi. E qui, dopo aver ritrovato diversi svizzeri, fondò la sua azienda:”Caffè Graffina”…….
Fece arrivare dal Ticino per collaborare con lui Casimiro Guglielmetti e nel 1932 giunse anche Ezio Mombelli.
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Archivio Museo della Memoria: MDM0722
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.