Taddeo Duno riformista, da Locarno a Zurigo
Taddeo Duno riformista, da Locarno a Zurigo
Medico studioso delle teorie di Ippocrate e Galeno, Taddeo Duno — al quale Pablo Crivelli dedica la voce a lui dedicata che si legge nel «Dizionario Storico della Svizzera» —, di fede cattolica negli anni della formazione, aderendo poi alla Riforma, nacque a Locarno nel 1523 e morì nel 1613 Zurigo. «Negli anni giovanili — scrive Crivelli —, fu influenzato dal teologo milanese Giovanni Beccaria, insegnante della scuola latina a Locarno dal 1536, che diffuse tra i suoi allievi e le loro famiglie le prime idee riformate». Diventato medico (aveva studiato a Pavia), Duno esercitò la sua professione nei pressi di Como, ma «le sue opinioni religiose gli procurarono […] una denuncia all’Inquisizione (1551); nel 1553 fece ritorno con la famiglia a Locarno. […] Il 3.3.1555, Duno e un centinaio di altri Locarnesi lasciarono la città diretti, attraverso la Mesolcina e il passo del San Bernardino, verso Zurigo. Giunto nel mese di maggio del 1555 a Zurigo, Duno continuò a esercitare la professione di medico».
Nel programma televisivo «Biblioteca» curato da Sergio Genni e Renato Regli, il 25 febbraio 1963, l’allora TSI mandò in onda questa intervista dello stesso Regli a Giuseppe Mondada, il quale illustra la vita e l’opera del medico riformatore locarnese in occasione del 350.mo anniversario della morte (e non 650.mo come erroneamente detto da Renato Regli).
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.