Lavandaie sul lungolago di Lugano verso fine ‘800
Lavandaie sul lungolago di Lugano verso fine ‘800
Quasi a far da “pendant” alla foto della lavandaia di Paradiso pubblicata recentemente da Roberto Knijnenburg ecco una veduta simile, ma guardando dall’altra parte. Siamo sul lungolago di Lugano poco distanti dal debarcadero la cui tettoia si vede sulla destra. Siamo quindi sulla Riva Alverstolli non lontani dalla Rivetta Tell. Sullo sfondo il San Salvatore e sul lungolago prominente la Chiesa di S. Maria degli Angioli. Vi sono pure parecchie barche ad arcioni. La datazione precisa non mi è nota, ma dovremmo essere a fine ottocento/inizio novecento. Visto che mi sembra di scorgere sul Salvatore una linea che dovrebbe essere il tracciato della funicolare, siamo dopo il 1890, ma probabilmente non molto dopo. (Il debarcadero appare sulla carta nazionale del 1891 mentre manca ancora su quella del 1878). Mestiere pesante e faticoso quello delle lavandaie, sempre ginocchioni e a contatto con l’acqua spesso fredda del lago e quindi soggette ai reumatismi.
Bellissimi documenti che , oltre al bel paesaggio sullo sfondo, mi sembra di vedere il “Bristol” in alto sulla destra, mettono in luce il duro e faticoso lavoro di queste “nostre nonne” che l’artista Dario Verda ha fissato e immortalato nella sua opera scultorea in bronzo dedicata proprio alla “Lavandaia” e posta e inaugurata dalle autorità di Bissone , in riva al Ceresio nel maggio del 2010