Cristiano Castelletti traduttore di Porfirio
Cristiano Castelletti traduttore di Porfirio
Nel 2007, gli studiosi di cultura greca avevano accolto con grande interesse la prima traduzione in lingua moderna di Sullo Stige, uno dei nove frammenti che compongono l'opera di Porfirio di Tiro, filosofo, teologo e astrologo greco antico, di origine fenicia, allievo del neoplatonico Plotino. Ne fu autore Cristiano Castelletti, collaboratore della RSI, scomparso il primo ottobre 2017.
Sullo Stige è uno scritto allegorico, pervenuto in frammenti, in cui il filosofo neoplatonico interpreta simbolicamente la sacra acqua del fiume Stige in Arcadia, con riferimenti congiunti alla tradizione omerica e all'interpretazione neoplatonica riguardante i destini delle anime nell'oltretomba. Porfirio sviluppa un'analisi dell'acqua-psiche come "fons vitae", inaugurando una lettura che avrà seguito nella poesia e nella cultura occidentale.
Il lavoro Cristiano Castelletti fu subito riconosciuto come di grande valore. Recensendo l'opera nelle pagine di «Filosofiaitaliana.it», Francesco Verde scrisse: «il merito del curatore Castelletti sta specialmente nell'averne approntato la prima traduzione in lingua moderna, oltre ad aver loro attribuito un ordine di lettura, affiancato da un puntuale ed esaustivo commentario al testo. Inoltre Castelletti si distingue anche per aver congetturato una tanto possibile quanto plausibile lectio alla linea 4 del frammento 3 (sun Achillei invece di sunekalei o sunelalei) che rende più agevole la comprensione dell'intero frammento. Il volume si chiude con una serie di tavole che testimoniano l'importante attività iconografica e archeologica condotta da Castelletti, del tutto indispensabile per la corretta comprensione del testo porfiriano.»
Questo servizio di Melissa Gnesa andò in onda il 4 marzo 2007 nella trasmissione «Il Balcone».
Una bella traccia di questo nostro incommensurabile rappresentante della cultura non solo in Ticino e portavoce degli Antichi, Cristiano Castelletti, di cui ascoltiamo le parole quasi profetiche se rapportate al suo destino... Non possiamo che rammaricarci che quest'ultimo gli abbia impedito di portare a termine dei lavori che sarebbero stati a misura di queste "premesse". Gli auguriamo di avere ritrovato la sua "fonte primordiale"...