La figura ambigua della donna moderna
La figura ambigua della donna moderna
Dopo la seconda guerra mondiale si assiste ad un mutamento di mentalità che sotto l'azione della modernizzazione socioeconomica investe anche il mondo femminile. All'inizio degli anni sessanta non sono ancora riscontrabili le rivendicazioni più radicali del femminismo, ma le giovani donne desiderano un approccio più moderno alle questioni che riguardano il loro ruolo, le loro incombenze e le loro esigenze. Sempre più donne lavorano, per scelta o per necessità, e non vogliono più confinarsi nei ruoli tradizionali. Sotto la spinta dei modelli sociali, degli stili di vita e delle fogge vestimentarie proposte dalla pubblicità e dai mezzi di comunicazione di massa, nasce la figura ambigua della donna moderna, in parte emancipata, in parte trasformata in oggetto dalla logica del consumismo, che promuove l'immagine della moglie, madre e casalinga curata e competente.
Indicizzazione delle sequenze:
0'01''-7'23'' La libertà al femminile: conquiste ed illusioni
7'24-12'39'' Conciliare il lavoro e la famiglia
12'28''-18'45'' Discriminazioni e disparità sul mercato del lavoro
18'10''-23'08'' Che cosa s'intende per emancipazione?
Questo servizio televisivo di Giorgio Pellegrini, intitolato "Emancipata 70", andò in onda l'11 ottobre 1969.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.