Ascona- Alluvione del 1978, il giorno dopo
Ascona- Alluvione del 1978, il giorno dopo
La peggiore delle alluvioni che sconvolse il canton Ticino si verificò nella notte tra il 7 e l'8 agosto del 1978. La giornata del 7 agosto si presentò minacciosa già dal mattino. Il cielo entro tardo pomeriggio divenne nero come la pece. Il vento soffiava tempestoso, basti pensare che i tendoni dei campeggi volarono a chilometri di distanza, si faceva persino fatica a camminare.
Dopo le 18.00 del 7 agosto iniziò a piovere. Fu un'autentico diluvio e durò fino a notte fonda. In alcune ore si accumularono circa 600 litri per metro cubo nelle vallate del versante Sud Alpino. Per comprendere l'entità delle precipitazioni temporalesche bastì pensare al fiume Maggia che ancora non era arginato e che portava verso la foce circa 3'800'000 litri d'acqua al secondo.
A stralipare non fu soltanto il fiume Maggia, ma bensì molti altri corsi fluviali, fiume Ticino compreso, portando morte e distruzione.
I veicoli venivano portati via come fruscelli mentre fuori dalla porta di molte abitazioni vi era otre 1 metro di acqua, che non lasciò alcuna via di scampo a molte persone.
Il mattino seguente alla luce del sole si presentò uno scenario devastante. Automobili posate sulle cime degli alberi, abitazioni devastate, strade impraticabili e sopratutto vi furono molti dispersi. Quella notte persero la vita 5 persone solo nel Locarnese e i danni ammontarono a oltre 200 milioni di franchi.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.