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Cadro raccontata

2015
Atte-Museo della Memoria

Il meglio delle interviste alla gente di Cadro che racconta la storia del paese ai bambini di terza elementare, durante l’anno scolastico 2012-2013, e alla loro maestra, Mara Garganigo.

Questo lavoro include interviste video realizzate durante l’anno scolastico e interviste audio registrate tra gli anni Ottantotto e Novanta del Novecento.

I BAMBINI

Alessandro, Alessia, Calvin, Camilla, Clory, Eleonora, Emma, Giorgia, Giulia, Martina, Nicla, Nicola, Paolo, Rafael, Sara, Sofia, Viviana.

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Le immagini

le fotografie sono state gentilmente messe a disposizione sia da persone intervistate, sia da altri compaesani. Alcune immagini sono state tratte dal libro “Cadro: con Stampa e Dassone” di Ilario Borelli, uscito nel 1987 e dall’Almanacco di Cadro, creato in occasione dell’inaugurazione della casa comunale nel 1993. Alcune riprese sono state effettuate al museo di Sonogno, alla tintura della lana della Pro Verzasca e a Cadro per mostrare la sua evoluzione.

Le musiche

sono state gentilmente offerte dai gruppi “Ratatagnöl” (Ivana Mora – basso , Giorgio Menghetti – percussioni, Martino Maina – piva e flauto, Lorenzo Degiorgi – organetto diatonico e Doriano Loehrer – banjo) con “Era una notte che pioveva”, “Tacalà” con “Magnan e moleta”, testo e musica di Giorgio Valli e il “duo Paola e Marzio Quadri”.

Le illustrazioni

sono state cortesemente messe a disposizione dal nostro artista di casa Marino Gabusi.

Vai al dossier Cadro raccontata cliccando qua

Vai al dossier SCUOLE – Museo della Memoria cliccando qua.

Archivio Museo della Memoria: MDM0094

L’IDEA dell’insegnante Mara Garganigo

È inizio estate 2012 e vengo a sapere che a settembre avrò una terza elementare… per l’ottava volta! Sono contenta perché mi piace studiare con i bambini l’argomento principale di geo/storia: il paese di Cadro.
Per fare questo ho sempre voluto aprire le porte della nostra aula alla gente del paese perché so che ai bambini piace ascoltare storie vere, vissute tanti anni prima proprio qui, a casa loro. Mi rendo però conto che alcune persone intervistate negli anni passati non ci sono più.
Comincio a immaginarmi chi potrei invitare e poi mi fermo a riflettere… forse anche perché, a breve, inizierò il mio 50esimo anno di vita.

Le persone da intervistare stanno invecchiando e fra qualche anno come faremo senza di loro? Chi racconterà queste storie ai futuri bambini del paese? Oltretutto, in questo periodo, Cadro è in fermento: il tema aggregazione scalda tanti cuori, ravviva molte discussioni in casa, al bar, in piazza, nei ritrovi pubblici. L’argomento scotta! Sicuramente un domani ricorderemo questi momenti, chi con nostalgia, chi con soddisfazione… chissà? Ognuno è sicuro di aver ragione e non comprende facilmente le idee altrui.

IL PROGETTO

Anch’io mi trovo in mezzo a questo marasma di emozioni e decido di voler fermare questa memoria storica per i bambini di domani, perché possano anche loro sapere come si viveva a Cadro una volta, pur non avendo più a disposizione nessuno che possa raccontarlo in prima persona, con i ricordi vivi nel cuore, con la giusta nostalgia dei bei tempi passati. I bambini di oggi e di domani potranno giudicare il loro presente da soli, ma per comprendere il passato avranno bisogno di testimonianze: questa è la storia che a me piace “insegnare” a scuola. Così decido di registrare le interviste che farò e, magari, andrò a unirle a quelle degli anni passati in un’unica registrazione. Ma quale? Le audiocassette non si usano più, ci vorrebbe un CD; con che mezzi registrerò ? Dopo qualche ricerca parlo con l’ispettore Michele Tamagni che mi consiglia di contattare un tecnico dell’allora Centro Didattico Cantonale (in seguito denominato CERDD-Centro di risorse didattiche e digitali), tale Sacha De Nardo.

ORGANIZZAZIONE

Incontro con piacere Sasha De Nardo che mi invita a registrare con la videocamera per creare un DVD. Inizialmente sono molto scettica all’idea; già mi vedo che tutti rifiutano per paura di mettersi davanti alla videocamera! Invece lui mi persuade a tentare e io mi lascio piacevolmente sorprendere dalla facilità con la quale il tutto procede.

LA REALIZZAZIONE

Inizialmente invitiamo le persone che già sono venute nella mia aula con altre classi, poi pian piano, sia io che i bambini stessi, parliamo con alcuni compaesani e scopriamo un interesse generale che ci sprona a organizzare altre interviste. Da cosa nasce cosa, un’idea tira l’altra e alla fine ci troviamo a intervistare 20 persone, durante 14 martedì pomeriggio. Gente comune che ci testimonia la vita del paese a partire dagli anni della seconda guerra mondiale. Nonne, mamme e nipoti raccontano mettendo la loro storia a confronto. Sindaci che ci parlano del loro mandato a partire dall’inizio del 1960, in un paese di 600 abitanti divenuto poi un quartiere di Lugano di 63'000 abitanti. Maestre che ci raccontano la storia della scuola a partire dalla fine del 1960, dalla ciclostile ai computer.
Soddisfatti del nostro lavoro a fine anno tiriamo le somme e, per ravvivare tutto quanto imparato, organizziamo persino un teatrino, durante il quale interpretiamo quanto sentito raccontare… con tanto di camino finto in aula! Arriva presto giugno e io devo salutare i miei allievi.

DOPO LE RIPRESE

A settembre 2013 inizio una nuova avventura con un’altra classe, altri bambini, altre storie. Mi rimane però da fare il lavoro tecnico; devo riguardare tutte le interviste più volte, fare una scelta di quali parti tenere per il montaggio, decidere a che punto esattamente iniziare e finire ogni singola sequenza, con tanto di numeri e parole dette. Fortunatamente prima di iniziare, molto ingenuamente, tutto ciò non me l’immaginavo proprio. Dopodiché mi trovo con Sacha a Bellinzona tra computer più grandi di me, tanta tecnica a me sconosciuta e, fortunatamente, con professionisti in gamba. Grazie al sostegno del CERDD riusciamo a creare, non senza molto impegno, un risultato finale soddisfacente, riversato su un doppio DVD.

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14 maggio 2021
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